Scritte omofobe sono comparse lungo il muro perimetrale del parcheggio di viale Trento Trieste, a Treviso, dal 2018 guidata dal sindaco leghista Mario Conte.
A denunciare il fatto il Coordinamento LGBTE. “Siamo ben lontani dall’essere una società inclusiva, serve civiltà e rispetto per le persone lgbtqia+. Tali manifestazioni di odio sono da condannare senza se e senza ma, e chiediamo che Istituzioni e tutte le forze sociali e politiche aderiscano al nostro appello, per combattere il pregiudizio e la discriminazione nel nostro territorio”, ha commentato Paola Marotto, presidente del Coordinamento LGBTE.
“Ci chiedono se oggi ormai l’omofobia sia superata, se servano ancora i Pride e le manifestazioni di rivendicazione dei diritti sociali e di lotta alla discriminazione… questi tristi e deplorevoli fatti ci spiegano che è così e che c’è ancora molta strada da fare per costruire una società trevigiana veramente inclusiva. Per questo chiediamo alle Istituzioni locali e a tutti i soggetti politici e di rappresentanza della nostra città di esprimere una ferma condanna per fatti come questo. Episodi che per la nostra associazione rappresentano uno sprone a fare sempre di più per contribuire alla crescita civile del nostro territorio”. “Chiediamo, inoltre, l’immediata cancellazione delle scritte e valuteremo se ci siano gli estremi per sporgere denuncia così da attivare le forze dell’ordine a indagare sui responsabili”.
Primo cittadino lo scorso anno riconfermato con il 64,75% dei voti, Mario Conte è un sindaco leghista ‘anomalo’, avendo trascritto i figli delle coppie omogenitoriali. Netto il cambio di passo rispetto a Matteo Salvini, padre putativo della fake news “genitore 1 e 2” sulle carte d’identità dei minori.
“È evidente che c’è un vuoto normativo e un corto circuito burocratico che di fatto non dà risposte a delle esigenze che sono sacrosante. Non ci sono figli di serie A e figli di serie B, perché qui si parla di figli, di persone, e del registro dell’anagrafe. Quindi da questo punto di vista se c’è un vuoto, come è evidente in questo momento, va assolutamente colmato. Non credo ci sia davvero nulla di male nell’andare incontro a queste esigenze“, precisò Conte nel 2023, quando la circolare Piantedosi bloccò di fatto le trascrizioni dei figli delle famiglie arcobaleno in mezza Italia.
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