69 anni, il presidente della Turchia Recep Tayyip Erdogan si giocherà l’ennesima possibile rielezione il prossimo 14 maggio, quando il Paese sarà quasi chiamato ad un referendum contro o a favore di colui che da oltre 20 anni tiene sotto scacco la politica nazionale. 12º Presidente della Turchia dal 2014, Erdogan è stato anche primo ministro dal 2003 al 2014, nonché sindaco di Istanbul dal 1994 al 1998.
Da sempre dichiaratamente omofobo, Erdogan è riapparso in pubblico dopo giorni di malanni tornando ad attaccare la comunità LGBTQIA+ turca.
In un discorso di un’ora andato in scena nella città costiera di Izmir, ha detto: “In questa nazione, le fondamenta della famiglia sono stabili. La comunità LGBT non emergerà mai in questo paese”.
Pochi giorni prima di essere costretto a frenare la campagna elettorale a causa di un virus intestinale, Erdoğan aveva accusato tutti i partiti di opposizione di essere “pro-LGBT“, esortando i giovani elettori ad allontanarsi da loro.
Negli ultimi anni Erdoğan e i suoi sostenitori hanno sempre più ostentato omotransfobia. Nel mese di settembre a Istanbul è andata in scena un’enorme manifestazione, con migliaia di persone scese in strada affinché il governo vietasse la “propaganda LGBTQ+”. Pochi mesi fa il ministro degli interni turco, Süleyman Soylu, ha parlato di “LGBT+ pervertiti”, descrivendo i i diritti LGBTQ+ come “propaganda terroristica“.
A sfidare Erdoğan alle imminenti elezioni sarà il 74enne Kemal Kilicdaroglu, riuscito nell’impresa di riunire i sei partiti di opposizione.
© Riproduzione Riservata