In Uganda il 35% della popolazione vive sotto la soglia di povertà. Andando più a fondo, i bambini in questa situazione sono il 52%. Ma in Parlamento è arrivata una legge che consente di ammazzare le persone omosessuali e anche gli attivisti che sostengono la comunità e la lotta per i diritti LGBT. La legge si chiama “Kill the Gays Bill” ed è stata presentata in questi giorni al Parlamento del Paese. Oltre a chi è omosessuale, questa legge si rivolge anche a coloro che difendono la comunità, che verranno accusati di reclutamento omosessuale.
Poche settimane ancora, e la legge sarà discussa e approvata, assicura il Governo, dopo lo stop per un problema tecnico, cinque anni fa. Per motivare questa legge, il Governo ugandese ha spiegato che sarà un modo per arginare il “sesso innaturale” che si sta diffondendo nell’Africa Orientale.
Il ministro dell’etica e dell’integrità dell’Uganda: massiccio reclutamento omosessuale
Simon Lokodo , come riporta l’Indipendent, è il ministro dell’etica e dell’integrità ugandese. Alla Thomson Reuters Foundation ha spiegato:
L’omosessualità non è naturale per gli ugandesi, ma c’è stato un massiccio reclutamento da parte di persone omosessuali nelle scuole, e specialmente tra i giovani, dove stanno promuovendo la falsità che le persone nascono in quel modo.
La nostra attuale legge penale è limitata. Criminalizza solo l’atto. Vogliamo chiarire che chiunque sia anche coinvolto nella promozione e nel reclutamento deve essere criminalizzato. A coloro che commettono gravi atti verrà data la condanna a morte.
Il ministro assicura poi che entro poche settimana sarà presentato e discusso in Parlamento, e entro la fine dell’anno potrebbe già entrare in vigore. Sembra che il testo abbia il benestare del presidente, di una buona maggioranza e anche della popolazione. Preoccupate invece le associazioni LGBT, sia per la loro incolumità sia perché questo non farà altro che aumentare le violenze nei confronti della comunità.
Reazioni negative da parti di alcuni Stati
Da giovedì, gli Stati Uniti hanno già annuncia una riduzione degli aiuti, l’imposizione di restrizioni sui visti e l’annullamento delle esercitazioni militari nel Paese. Stop agli aiuti anche da parte della Banca mondiale, e dalla Svezia, Norvegia, Danimarca e Paesi Bassi.
Pepe Julian Onziema, attivista LGBT, ha affermato:
Quando la legge è stata introdotta l’ultima volta, ha suscitato sentimenti omofobi e crimini d’odio. Centinaia di persone LGBT + sono state costrette a lasciare il Paese come rifugiati e altri li seguiranno se questa legge verrà approvata. Ci criminalizzerà persino sostenere i diritti LGBT +, figuriamoci sostenere e proteggere le minoranze sessuali.
Al momento, secondo una vecchia legge britannica, il sesso gay è punito con l’ergastolo. Intanto, Lokodo ha affermato che sono pronti a far fronte allo stop degli aiuti, in quanto non possono chinare la testa di fronte a chi vuole imporre all’Uganda una cultura diversa da quella del Paese.
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Ma certo? E' tutto finto che ci sono gay africani che rischiano grosso! E' tutto un business dell'immigrazione! Faccio notare che l'Uganda è un paese in cui il 90% della popolazione è cristiana. Certo, i nostri nemici sono gli islamici e gli immigrati?!! Io dico che i nemici dei gay sono i fondamentalisti religiosi di tutte le risme. Quand'è che i gay italiani, tutti, compresi quelli che votano destra e m5s, penseranno a cosa fare e cosa pretendere dai partiti che votano, riguardo ai gay africani? Non avete manco il coraggio di chiedere una legge che vi protegga dall'omofobia in Italia, figurarsi se avrete il coraggio di chiedere protezione per gli sfortunatissimi gay africani!!