È bastata la parola di Umberto La Morgia, omosessuale di destra, per portare Libero ad ideare un articolo al limite del ridicolo. “I Gay stanno con la Meloni, vaffa l’omofobia serve il lavoro“, titola il pezzo a firma Brunella Bolloli, che si sofferma sulle vergognose parole della leader di Fratelli d’Italia, pronunciate la scorsa settimana alla Camera. Ricordate? Meloni si chiese, in aula, “ma siete sicuri che gli omosessuali di questa nazione non avrebbero voluto vedervi al lavoro per difendere le loro attività, piuttosto che su questa roba qui?“.
La replica arrivò a stretto giro, con decine e decine di video ad accompagnare la campagna #ZanSiamoSicuri, che aveva visto partecipare anche volti celebri come Tiziano Ferro. A seguire persino gli esponenti di GayLib, liberali omosessuali di destra, presero le distanze dalla Meloni, appoggiando senza se e senza ma la legge contro l’omotransfobia, la misoginia e l’abilismo, poi approvata la Camera.
Ma a detta di Libero ‘tanti omosessuali‘ appoggiano Giorgia Meloni e il suo benaltrismo. Quali siano questi ‘tanti omosessuali’, non è chiaro, se non il signor Umberto La Morgia che chiaramente rappresenta sè stesso, gay di destra contrario alla legge contro l’omotransfobia, a tal punto da attaccare il Governo che a suo dire “ci usa per i propri scopi e cerca di sfruttare questo momento drammatico di confusione totale, per fare passare una legge liberticida che foraggia organizzazioni che promuovono lo sgretolamento delle identità”. La Morgia è il ‘fondatore’ di una pagina social chiamata ‘omosessuali di destra’, con 1000 iscritti e un logo nero che guarda proprio all’estrema destra.
Un cortocircuito rimarcato anche da Daniele Priori di GayLib, che attacca.
Il sovranismo e i sovranisti sono in caduta libera. Gli innamorati delle libertà civili e dei diritti di tutti torneranno a risplendere, mentre a questi funerei “omosessuali di destra” resterà il loro nero sostegno alla peggiore destra di sempre. Contenti loro. Senza considerare che, giusto per stare sul pezzo e evitare facili accuse di scontro ideologico, gli “omosessuali di destra” salvinisti-melonisti non considerano per niente che alla crisi sanitaria e economica che accomuna tutti i cittadini, molte persone lgbt “recluse” in casa, hanno dovuto pagare l’ulteriore grave dazio di mesi di violenza psicologica ancora viva e presente in numerose famiglie, soprattutto nelle fasce sociali che vivono nel disagio e nell’arretratezza socioculturale. Capiamo che discorsi sull’inclusione, sui sacrosanti diritti individuali ad esistere alla luce del sole e nella pienezza dei propri diritti di cittadini e lavoratori lgbt, sugli omosalvinisti/melonisti non facciano presa. Nonostante questo, anche da posizioni liberali e riformatrici cresciute nel vero centrodestra italiano come la nostra, noi non desisteremo dal ribadirle. Su una cosa si può concordare su questo gruppo omo-nero. Almeno non hanno profanato la parola “gay”. Perché una parola luminosa e rivoluzionaria come quella ce la si deve poter permettere. Essere omosessuali è semplicemente una condizione umana, purtroppo vittima di uno stigma che in molti casi è arrivato alla violenza e addirittura all’omicidio. Essere gay è la risposta (che secondo Meloni e i suoi omo-fan non serve). È la dimensione dello spirito che questi “omo-neri” evidentemente non possono permettersi. Sempre nel rispetto delle scelte, delle condizioni e delle opinioni di ciascuno, ci permettiamo di dire che ci spiace per loro.
Anche a destra, tra gli omosessuali di centrodestra, volano stracci.
Ma i gay di destra perché esistono esattamente?! Che problema hanno?! Soffrono forse della sindrome di Stoccolma? Sullo pseudo articolo e la sua autrice Brunella Bolloli meglio stendere un velo pietoso. Quello di Libero non è neanche degno di essere chiamato giornalismo, è solo pura propaganda a favore dei vari Meloni e Salvini.
Questi di gaylib si segnino i nomi di chi ha votato/dichiarato la propria contrarietà, in forza italia oltre che in lega e fdi, perchè saranno loro, visto che votano destra, a dovere far pagare il prezzo in termini elettorali, di potere all'interno dei partiti di cdx etc etc, a questi che si sono opposti. Se, con la storiella che bisogna sconfiggere la sinistra e aiuto aiuto arrivano i comunisti, non faranno pagare il prezzo a chi si è opposto al ddl Zan, sarà tutto inutile. Chi non vota per i diritti gay pagna pegno, punto!