Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri con delega alle pari opportunità e ai giovani nel Governo Conte di 5 Stelle e Lega, Vincenzo Spadafora si trova attualmente a New York, alla guida della delegazione italiana alla 63esima sessione della Commissione sulla Condizione femminile dell’Onu.
Intervistato da Annalisa Cuzzocrea per LaRepubblica, Spadafora, che da mesi parrebbe vivere in un governo parallelo a quello effettivamente in essere, ha ribadito che “l’Italia non metterà in discussione il lavoro di anni sul tema dei diritti delle donne, un lavoro fatto di battaglie, di sfide di tante figure femminili. Vorrei tranquillizzare: non c’è questo rischio. Anzi, il governo consoliderà i diritti conquistati“. Come non è chiaro, visto e considerato che il medievale ddl Pillon prosegue per la sua strada e tre ministri della Repubblica, tra cui il vicepremier Matteo Salvini, parteciperanno attivamente all’oscurantista, omofobo e maschilista Congresso Mondiale delle Famiglie che si terrà a Verona, ma Spadafora insiste.
“Andiamo verso un futuro in cui ci saranno inesorabilmente più pace, più diritti per le donne e per quelle che sono ancora considerate minoranze, come la comunità LGBT. Il segretario generale di Palazzo Chigi ha chiuso un’istruttoria importante e ha chiesto al dipartimento dell’Editoria e a quello della Famiglia di ritirare il patrocinio al Congresso di Verona. Sono stato tra i primi a segnalare il problema. C’è una nota ufficiale in data odierna per far presente che non esistono i presupposti e chiedere il ritiro“.
“Su alcuni temi – ha concluso Spadafora – le forze che hanno firmato il contratto di governo hanno oggettivamente sensibilita’ diverse. Ma vorrei venir fuori dall’eterna contraddizione tra noi e la Lega per fare un discorso piu’ ampio: alcune posizioni sono fuori dal tempo a prescindere dalla volonta’ delle forze politiche.”
© Riproduzione Riservata