Condannato a risarcire Gianpaolo Silvestri con ben 50 mila euro per averlo offeso con una battuta omofoba. E’ la sentenza del Tribunale di Milano contro Vittorio Feltri, che reputa il giornalista bergamasco colpevole per avere insultato l’allora deputato dei Verdi per via del suo orientamento sessuale. I fatti risalgono al 2007 quando Silvestri, che nel 1980 contribuì alla fondazione di Arcigay, durante un intervento alla Camera dei Deputati a favore dell’abolizione della pena di morte in ambito militare disse: "Il rifiuto di adempiere a ordini di morte è un dovere oltre che un diritto, esprimo piena solidarietà a tutti i disertori".
La provocazione non piacque all’allora direttore di Libero che nella sua rubrica televisiva in onda su Odeon TV, "Pensieri&Bamba", commentò con queste parole: "E’ iscritto all’Arcigay e ama i disertori. Forse perché scappando offrono le terga". Silvestri, che adesso è dirigente di Sinistra Ecologia e Libertà, querelò Feltri e qualche giorno fa il Tribunale di Milano gli ha dato ragione, stabilendo che il giornalista, che adesso è editorialista de il Giornale, dovrà versare all’ex deputato un risarcimento di 50 mila euro.
E’ una sentenza destinata a diventare precedente: non capita tutti i giorni che l’autore di una frase omofoba viene condannato da un tribunale.
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