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Vittorio Sgarbi senza vergogna: “Il DDL Zan è pedofilia di Stato” – la replica di Zan e Maiorino

“Costringerebbe i maschi ad essere gay e le donne ad essere lesbiche”. Autentici deliri pasquali da parte del deputato.

3 min. di lettura

“Io calendarizzerei una legge che abbia come obiettivo, difendiamo l’infanzia. Lasciamo che sia libera. Non diamo orientamenti all’infanzia”.

Ha così esordito Vittorio Sgarbi sui social, con un lungo video di 10 minuti intitolato “Il disegno di legge Zan sulla «transomofobia»? «No» alla pedofilia di Stato!“. Un lungo, indecoroso, vergognoso sproloquio esercitato da un deputato della repubblica italiana, perché questo è oggi Vittorio Sgarbi. Non solo il colorito personaggio televisivo che urla “capra! capra! capra!” in tv, che litiga con chiunque nei salotti di Barbara d’Urso, che insulta Vladimir Luxuria, ma anche, se non soprattutto, il parlamentare della Repubblica che si fa portare via a braccia dai commessi di Montecitorio perché senza mascherina in piena pandemia, oggi autore di un intervento social inaccettabile. In un qualsiasi altro Paese civile d’occidente, Vittorio Sgarbi sarebbe stato travolto da un tale sdegno bipartisan dall’obbligarlo alle immediate dimissioni da Montecitorio. Ma siamo in Italia, e a meno che i Ferragnez non scatenino una tempesta di fuoco perfetta, nessuno o quasi muoverà un sopraccigilio dinanzi a cotanto schifo.

Il politicamente corretto, con quella che si chiama legge Zan, vorrebbe educare i bambini all’indifferenza sessuale. È un qualcosa paragonabile alla pedofilia di Stato“, ha blaterato Sgarbi, per poi insistere. “Insegnare di essere indiferrenti al sesso, ovvero che essere eterosessuali e omosessuali è la stessa cosa, è una violenza!”. “Uno deciderà, una volta che ha sentito cosa è dentro di sè, cosa fare della sua vita. Non pensando che è indifferente essere omosessuali o eterosessuali, questo è il rischio della legge Zan. Cara Chiara Ferragni. Tu che chiedi ad Ostellari di calendarizzare una legge che impone di insegnare a scuola l’identità e l’uguaglianza dei comportamenti sessuali“.

Sgarbi ha infatti puntato il dito contro Chiara Ferragni e Fedez, a suo dire ‘colpevoli’ di aver chiesto a gran voce la rapida approvazione della legge, con tanto di raccolta firme che ha già superato le 200.000 sottoscrizioni.

Quello che voi chiedete in questo momento è l’equivalente di una pedofilia di Stato, di indirizzare il sesso, da una parte o dall’altra. Non è la stessa cosa stare con un uomo o una donna, e io non auguro a voi che vostro figlio diventi etero o gay perché qualcuno gliel’ha insegnato. Ognuno deve essere libero. Imporre l’omosessualità è una violenza. No all’identità di genere, il sesso non si cancella.

Peccato che all’interno del DDL Zan non ci sia nulla di tutto ciò. Nulla di nulla. Siamo ai deliri privi di qualsivoglia logica se riferiti alla legge contro l’omotransfobia, la misoginia e l’abilismo  approvata alla Camera lo scorso 4 novembre. Un testo a tutti disponibile, nei suoi articoli già approvati a Montecitorio, che basterebbe leggere nei suoi reali contenuti, senza inventare di sana pianta immonde menzogne. “È vero che vanno protetti gli omosessuali, ma non vanno costretti i maschi ad essere gay e le donne ad essere lesbiche, ha concluso Sgarbi. “Rispettare il sesso di vostro figlio, potrebbe anche essere che gli capitasse di non essere omosessuale. Non vorrei che fosse costretto ad essere omosessuale. Questo è il rischio della legge Zan, cari Chiara e Fedez“.

A questi imbarazzanti 10 minuti ha così replicato Alessandro Zan, deputato Pd nonché relatore della legge: “Dispiace che una persona acuta come  Sgarbi abbia perso totalmente di lucidità, fino a non capire un testo di legge. Ma se blatera di “pedofilia di Stato” questa sua confusione mentale diventa non solo grave, ma anche pericolosa e inaccettabile“.

Ancor più dura la replica di Alessandra Maiorino, senatrice 5 Stelle: “Questo personaggio, deputato della Repubblica e sindaco di Sutri, dovrebbe essere interdetto dai pubblici uffici per manifesta incapacità di intendere. Con questo suo intervento ha offeso un intero Paese, ha offeso l’Italia intera, che attraverso i suoi rappresentanti ha già approvato alla Camera il disegno di legge denominato Zan. I 265 deputati e deputate del M5S, del PD, di IV, di Leu, del gruppo misto e di FI avrebbero votato per la “pedofilia di Stato”. Spero che lo querelino tutti“.

Chiara Ferragni e Fedez non hanno ancora risposto al deputato Sgarbi.  Quando e se lo faranno, anche la stampa mainstream si renderà probabilmente conto dell’indecoroso livello raggiunto dall’attuale dibattito politico nazionale, e della conseguente urgente necessità di una legge di pura e semplice civiltà.

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3 thoughts on “Vittorio Sgarbi senza vergogna: “Il DDL Zan è pedofilia di Stato” – la replica di Zan e Maiorino

  1. Infatti Pillon è compagnia bella potrebbero redarre un disegno di legge per proteggere l’infanzia dalla pedofilia e tener duro li,piuttosto che dar contro a leggi che tutelano i diritti di tutte le persone. Scambiare un DDL,e trasmutarlo in un arma per “traviare” le menti infantili e’ pura fantascienza…Si include qualcosa che esiste,e si tolgono,possibilmente i testi dove veniamo demonizzati come veri e propri mostri, insegnando che una persona è quella che è,non è una scelta,ma sopratutto che tra Pedofilia e LGBT c’è una differenza abissale.

  2. Il miglior commento per quest’esagitato sarebbe :” Sgarbi , chi ?” ma , in considerazione che qualcuno lo ha votato per il suo comportamento , bisogna chiedersi se la sifilide o l’uso di cocaina abbiano simili risultati .

  3. un personaggio così e indegno non solo di fare il rappresentante al governo ma di vivere in una società che vuole il rispetto di tutte le persone .. licenziamo Sgarbi dal parlamento e un nostro dipendente lo paghiamo noi !

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