Non si è fatta attendere la durissima replica di Alessandro Zan, deputato Pd nonché relatore della legge contro l’omotransfobia, la misoginia e l’abilismo, alla decisione presa da Andrea Ostellari, presidente leghista in commissione giustizia al Senato che ha rinviato per l’ennesima volta la calendarizzazione del DDL Zan.
“Ostellari dimostra di non essere super partes, avallando le richieste della Lega e non quelle della maggioranza della Commissione”, ha tuonato il deputato Pd. “Il Senato è in ostaggio di una minoranza che di fatto impedisce l’esame di una legge sostenuta da una maggioranza parlamentare. Vergogna!”.
Parole chiare che ulteriormente alzano lo scontro all’interno della maggioranza di Governo, dinanzi ad un premier inopinatamente silente da mesi sull’argomento. Perché se è vero come è vero che il DDL Zan è un procedimento parlamentare e non governativo, di fronte a queste reiterate forzature democratiche un intervento diretto del presidente del Consiglio sarebbe cosa gradita.
Anche perché Simone Pillon, senatore leghista, è tornato a tirare in ballo la maggioranza di governo, minacciando ripercussioni, via Adnkronos: “Non si può dire ‘o Zan morte’, perchè così facendo ci si assume la responsabilità di dividere la maggioranza“.
Caro Mario Draghi, vogliamo svegliarci e prendere finalmente di petto l’argomento?
Gay.it è anche su Whatsapp. Clicca qui per unirti alla community ed essere sempre aggiornato.
Ostellari non è di parte, né si rende conto di quanto stia prendendo in giro TUTTA l'Italia, non solo una "piccola" comunità, partendo da Draghi che non parla, finendo con Mattarella che se ne frega, quando basta semplicemente uno come Salvini che si ritira per far cadere un governo IN PIENA PANDEMIA (del resto questo è plausibile NO? lo sottolinerei pure). Ci si attacca ad un Conte che ha creato qualche DPCM per necessità in un clima orrendo, che per lo meno quel clima lo ha tenuto saldo, non come Monti che al tempo, ci ha lasciato in mutande, me compreso, ma con semplici Dpcm che funzionavano finché non è arrivato il genio di turno. Non si tratta di essere di destra o di sinistra, di conoscere bene la politica, di essere sempre attenti ad ogni nuova mossa che il governo senza il minimo senso del pudore ci ha proposto, si tratta di fare il bene di uno stato, che sia in piena pandemia o no, comprendendo tutti. Quante persone ve lo stanno dicendo da mesi e quante ne state ignorando?