Foto

Prisma, recensione. In un’Italia apparentemente monocolore un’infinità di sfumature chiamate fluidità

Abbiamo visto in anteprima i primi due episodi della nuova serie creata da Ludovico Bessegato, padre di Skam Italia. Ecco tutto quello che c'è da sapere di Prisma, dal 21 settembre su Prime Video.

ascolta:
0:00
-
0:00
Prisma, recensione. In un'Italia apparentemente monocolore un'infinità di sfumature chiamate fluidità - PrimeVideo Prisma 5 - Gay.it
Prisma, le foto della serie Prime Video
3 min. di lettura

La serie queer italiana più attesa dell’anno è finalmente alle porte. Prisma di Ludovico Bessegato, creatore di Skam Italia, da lui scritta insieme ad Alice Urciuolo, arriva su Prime Video dal 21 settembre con otto episodi chiamati a raccontare un universo giovanile di provincia nell’Italia di oggi.

Al centro della trama la complessa relazione tra l’identità, le aspirazioni, l’aspetto fisico e gli orientamenti sessuali di un gruppo di adolescenti di Latina. Protagonisti del racconto sono due gemelli, Marco e Andrea (entrambi interpretati dall’esordiente e stupefacente Mattia Carrano), all’apparenza identici ma profondamente diversi nelle inquietudini che esprimono. Il loro percorso di scoperta di sé sarà gioioso, turbolento e coinvolgerà in egual misura anche il loro numeroso gruppo di amici, tutti alla ricerca del proprio posto in un mondo in continuo cambiamento.

È un’Italia fluida, che guarda all’abbattimento di certe etichette, assai più aperta rispetto a quella raccontata da una certa politica e da certi prelati, l’Italia di Prisma, che non a caso prende vita in una città che ha cambiato 3 volte nome in appena 90 anni di vita. Latina, fondata da Benito Mussolini e mai così ripresa tanto in tv quanto al cinema. La 2a città più popolosa del Lazio è la vera co-protagonista di Prisma, metafora di un’Italia in evoluzione al cospetto di una città di fondazione che aveva fatto della società patriarcale il suo modello unico di famiglia.

Bessegato ha fatto di Latina il suo set a cielo aperto, con il 4° più alto grattacielo d’Italia a svettare sul centro storico inesistente, sulle campagne sconfinate, sulla centrale nucleare da tempo in disuso, sulle spiagge del litorale laziale. Una città giovane priva di dialetto ed hinterland, una fluidità cittadina che si intreccia ai giovanissimi protagonisti di Prisma, che inevitabilmente guardano ai colleghi di Skam Italia.

C’è una  sensazione di deja-vu, nel guardare la nuova creatura di Bessegato, inevitabilmente simile per stile e scrittura alla serie Netflix da poco tornata in streaming con la 5a stagione. Quella sensazione di autenticità dal taglio quasi neorealista, che è sempre stata la forza trainante di Skam, è facilmente riscontrabile anche in Prisma, dove il tema del doppio e dell’accettazione di sè vengono abilmente intrecciati ad un unico volto, biondo, pulito, androgino.

Mattia Carrano, scovato dal nulla e mai fino ad oggi apparso su un qualsiasi set, è una forza della natura nell’interpretare due gemelli, Marco e Andrea, tanto identici quanto diversi. Timido e introverso il primo, più espansivo e intraprendente il secondo, con profondi dolori interiori da dover gestire per entrambi. Da subito entriamo nel mondo sotterraneo di Andrea, la cui reale identità di genere viene faticosamente taciuta, con abiti femminili acquistati e indossati di nascosto, mentre una storia d’amore apparentemente impossibile prende forma sugli schermi dello smartphone. Proprio i telefonini accompagnano continuamente il quotidiano dei protagonisti, con messaggi social e Whatsapp a riempire lo schermo (proprio come in Skam), mentre la narrazione gode di uno stratagemma temporale che alimenta interesse nei confronti della trama. Andando costantemente avanti e indietro nel tempo, Bessegato semina abilmante verità utili a riempire un quadro complesso, sfaccettato, con infinite sfumature a comporre l’anima dei suoi protagonisti.

Estremamente e consapevolmente ambiziosa (con un grande lavoro sulla ricca colonna sonora tra musica diegetica e extradiegetica), Prisma guarda a progetti teen a stelle e strisce come Euphoria, senza però contemplare il sesso. Almeno nei primi due episodi, visti in anteprima, il sesso non esiste. I giovani protagonisti di Prisma non solo non lo fanno, ma neanche ne parlano. Realtà che stride con la “generazione Z” che Bessegato e Urciuolo provano qui a pennellare, con la consapevolezza assoluta che immaginare in Italia scene tanto esplicite con giovani attori tanto nudi come in Euphoria appare francamente fantascientifico. Un deficit di sistema difficilmente scardinabie, al cospetto di una serie che nei primi due episodi chiaramente introduttivi semina intrecci e tracce di inclusività di non poca importanza.

D’altronde Prisma piomba nel pieno di una campagna elettorale in cui la transfobia istituzionale ha puntualmente fatto breccia, con Bessegato ed Urciuolo a rimarcare come l’identità di genere sia realmente fluida, come non sia necessario categorizzare, mettere dei paletti, come sia fondamentale accettarsi. Nei primi 90 minuti i due creatori  preparano il terreno per un racconto di formazione corale, chiamato a dipanarsi nei successivi sei episodi.

Al fianco di Carrano troviamo un Lorenzo Zurzolo assolutamente inedito, perché truzzo di provincia dal volto d’angelo, Caterina Forza negli abiti di una ragazza lesbica quanto mai sicura di sè e Chiara Bordi in quelli di una 20enne la cui disabilità rimane sempre e solo sfondo, senza rappresentarla in alcun modo. Quasi del tutto assenti gli adulti, genitori in testa, in una Latina riflesso di un’Italia solo apparentemente monocolore, perché in realtà sfumata su colori indefiniti e indefinibili che i ragazzi di oggi stanno con serenità e sempre più semplicità indossando. O almeno Bessegato e Urciuolo ne sono convinti, specchiandosi con fiducia in un futuro generazionale che appare più roseo, persino se visto da una città di fondazione chiamata Littoria.

Gay.it è anche su Whatsapp. Clicca qui per unirti alla community ed essere sempre aggiornato.

© Riproduzione riservata.

Partecipa alla
discussione

Per inviare un commento devi essere registrato.

Trending

Sethu, è uscito il suo primo album "Tutti i colori del buio"

Sethu e i colori del buio: “Canto per tendere una mano a me stesso e agli altri, dopo Sanremo la depressione” – Intervista

Musica - Emanuele Corbo 17.5.24
parma pride 2024 intervista

Intervista a Parma Pride 2024: “Nutriamo l’amore! Le unioni civili sono un ripiego”

News - Gio Arcuri 14.5.24
Nemo The Code significato e come è nata

Nemo, il magnifico testo non binario di “The Code” è nato così: ecco cosa racconta davvero

Musica - Mandalina Di Biase 13.5.24
Sergio Mattarella 17 maggio giornata internazionale contro omofobia transfobia bifobia

17 maggio, Mattarella contro l’omobitransfobia: “Non è possibile accettare di rassegnarsi alla brutalità”

News - Redazione 17.5.24
Rainbow Map 2024, l'Italia crolla al 36° posto su 49 Paesi per uguaglianza e tutela delle persone LGBT - rainbowmap - Gay.it

Rainbow Map 2024, l’Italia crolla al 36° posto su 49 Paesi per uguaglianza e tutela delle persone LGBT

News - Federico Boni 15.5.24
Sara Drago

Sara Drago: “La realtà è piena di diversità, sarebbe bellissimo interpretare un uomo” – intervista

Cinema - Luca Diana 11.5.24

I nostri contenuti
sono diversi

Rosso, bianco e sangue blu 2, il sequel è ufficiale. Tornano Nicholas Galitzine e Taylor Zakhar Perez - foto Rosso bianco e sangue blu 2 - Gay.it

Rosso, bianco e sangue blu 2, il sequel è ufficiale. Tornano Nicholas Galitzine e Taylor Zakhar Perez

Cinema - Redazione 10.5.24
We Are the World, l'imperdibile doc Netflix che racconta la notte che ha cambiato il pop - The Greatest Night in Pop A2021 2 4 462 1a 001 - Gay.it

We Are the World, l’imperdibile doc Netflix che racconta la notte che ha cambiato il pop

Cinema - Federico Boni 1.2.24
Le 20 serie LGBTQIA+ più attese del 2024 - serie lgbtqia 2024 - Gay.it

Le 20 serie LGBTQIA+ più attese del 2024

Serie Tv - Federico Boni 5.12.23
Andrew Scott in Estranei (2023)

“Estranei” e la solitudine queer: il film di Andrew Haigh è un sincero ritratto della depressione

Cinema - Emanuele Cellini 19.3.24
Maschile Plurale, arriva il sequel di Maschile Singolare. Foto, sinossi e trailer - Maschile Plurale - Gay.it

Maschile Plurale, arriva il sequel di Maschile Singolare. Foto, sinossi e trailer

Cinema - Redazione 12.2.24
Close to You, recensione. Il ritorno di Elliot Page, tanto atteso quanto deludente - close to you 01 - Gay.it

Close to You, recensione. Il ritorno di Elliot Page, tanto atteso quanto deludente

Cinema - Federico Boni 19.4.24
Karaoke Night - Talenti Senza Vergogna, arriva il nuovo show con Tommaso Zorzi - Tommaso Zorzi Karaoke Night - Gay.it

Karaoke Night – Talenti Senza Vergogna, arriva il nuovo show con Tommaso Zorzi

Culture - Redazione 29.12.23
The Visitor, recensione. Il Teorema politico, depravato e sovversivo di Bruce LaBruce - OFF The Visitor 05 - Gay.it

The Visitor, recensione. Il Teorema politico, depravato e sovversivo di Bruce LaBruce

Cinema - Federico Boni 18.4.24