GPA “reato universale”, sconcertante dibattito in aula: “Argomenti indegni di un Paese civile”

Fratelli d'Italia in aula ha paragonato i bambini neonati ai cuccioli di animale.

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GPA "reato universale", sconcertante dibattito in aula: "Argomenti indegni di un Paese civile” - Giorgia Meloni e Carolina Varchi - Gay.it
Giorgia Meloni e Carolina Varchi (FDI)

L’ “obbrobrio giuridico” della gestazione per altri “reato universale” è ieri pomeriggio ufficialmente sbarcato alla Camera dei Deputati, semivuota dinanzi alla relatrice Carolina Varchi di Fratelli d’Italia che ha difeso la contestatissima proposta di legge che andrebbe ad “estendere la punibilità della condotta”, già reato in Italia da quasi 20 anni.

In Italia la GPA è ad oggi punita con la reclusione da 3 mesi a 2 anni e con la multa da 600.000 euro a un milione di euro. Con questa proposta di legge, nel caso in cui dovesse passare e dovesse essere firmata dal Capo dello Stato, si andrà a punire anche il cittadino italiano che farà uso della GPA in Paesi dove è ampiamente regolamentata.

Siamo convinti che questa legge sia idonea a tutelare in assoluto la libertà delle donne, la dignità  delle donne e il concetto di maternità“, ha rivendicato in aula Varchi.    “Nessun bambino sarà discriminato e sfiorato dall’applicazione di questa legge“.

Fuori dall’aula di Montecitorio si sono ritrovatre decine di famiglie arcobaleno per protestare contro la proposta della maggioranza, al fianco dell’Associazione Luca Coscioni. “A parole dichiarano di voler introdurre un reato universale inapplicabile che verrà subito impugnato“, ha denunciato l’avvocata Filomena Gallo, segretaria dell’associazione Luca Coscioni, che ha aggiunto: “Il solo fatto che la gestazione per altri sia lecita e regolamentata in alcuni Paesi rende impossibile qualificarla come reato universale. Una legge senza futuro che finirà col sovraccaricare il sistema giudiziario e nel frattempo, rischia di allontanare temporaneamente bambini dalle loro famiglie legittime, solo per soddisfare un capriccio ideologico dei proponenti“.

In aula Riccardo Magi di +Europa ha introdotto dei cartelli a sostegno delle coppie omogenitoriali, definiti genitori e non criminali.

La maggioranza dice che non c’è alcuna volontà di colpire i bambini nati da GPA, invece stanno proprio dicendo a questi bambini, che sono già nati o che potrebbero nascere, che sono figli di un crimine universale. È il massimo che si può fare in termini di stigma e discriminazione“, ha sottolineato Magi. “Noi invece siamo e saremo in Aula e nelle piazze per dire a tutte quelle famiglie che sono diventate tali grazie alle gestazione per altri che c’è chi è dalla loro parte“.

Proprio Magi di +Europa e Ivan Scalfarotto di Italia Viv hanno presentato una proposta di legge sulla gravidanza per altri solidale.

Il problema sono le donne – fosse anche una sola – che eventualmente avessero un’altra opinione, quelle che volessero decidere per sé, senza uno Stato che decide anche per loro“, ha sottolineato Scalfarotto. “Questa legge non è solo un mostro giuridico, che sarà demolita dalle Corti italiane ed europee: è una forma insopportabile di paternalismo e di intromissione nella sfera più privata delle persone. Non si deve vietare: si devono stabilire regole stringenti per evitare abusi, sfruttamento e costrizioni. Ma la volontà dei singoli cittadini su ciò che riguarda le proprie vite non può essere certamente sovrascritta dalle decisioni dello Stato (cioè quelle di una maggioranza politica che pretende di decidere per tutte e tutti)”.

Anche Chiara Appendino del Movimento 5 Stelle ha parlato di “obbrobrio giuridico che non sta in piedi”. “Avete bisogno di sventolare una bandiera ideologica per nascondere il fatto che state tradendo il vostro elettorato. Leggi bandiera che però non solo sono inutili ma anche dannose. E qui il danno va proprio sui bambini. Forse non l’avete capito”. “Per voi esistono famiglie di serie a e di serie b, fareste meglio a ritirare questa proposta di legge“.

Durissimo Alessandro Zan, del Pd, che ha ricordato come “la gravidanza per altri etica, altruistica e solidale” esista ed è “normata in tanti Paesi europei”. “E in Paesi nostri alleati come USA e Canada. Sappiamo che la GPA è già illegale in Italia, e allora perché questa legge? È un’arma di distrazione di massa, perché si tolgono dal tavolo i veri problemi del Paese. Perché si fa questa grande pagliacciata, incostituzionale, che renderebbe Paesi come USA e Canada paesi criminali? È una legge contro la comunità LGBTQIA+, le famiglie arcobaleno e i loro figli, che segue precedenti posizioni di questo Governo”. “L’obiettivo di questa destra è quello distruggere queste famiglie, le vite di questi bambini”. “Siete anche voi genitori, di quei bambini non ve ne frega assolutamente nulla“.

Zan ha parlato di patto politico tra la maggioranza Meloni e l’Ungheria di Viktor Orban, ricordando la visita di Elon Musk a Montecitorio della scorsa settimana. Il tycoon è infatti diventato padre per l’ottava volta proprio grazie alla GPA.

Però ci sono delle eccezioni“, ha tuonato Zan. “Perché Meloni non ha dato del criminale ad Elon Musk, trattandolo come un Capo di Stato? Perché non gli ha detto che è un criminale, avendo una figlia nata da GPA? Temo che ci siano due pesi e due misure, siccome è di destra, ricco ed etero, si sono chiusi non uno bensì due occhi“.

In aula è intervenuta anche Rachele Scarpa, deputata del Pd: “Oggi discutiamo per il Paese che non c’è. Il Paese che c’è, là fuori, quando sceglie di diventare genitore, vorrebbe più tutele, più diritti, più possibilità. Vorrebbe che si metta una fine alle tante ingiustizie a cui i genitori e i figli d’Italia devono fare fronte ogni giorno. Vorrebbe una politica in grado di cambiare la realtà non a suon di accanimenti o nuovi reati, ma con nuovi diritti, empatia, senso della realtà“.

Dalla maggioranza, però, nessun passo indietro. Anzi. Marina Marchetto Aliprandi di Fratelli d’Italia ha paragonato i figli nati tramite GPA ai cuccioli di animale.

Nei nove mesi di gravidanza, si stabilisce un rapporto di simbiosi tra madre e figlio. Lo sappiamo tutti“, ha detto Aliprandi in aula. “In Italia i regolamenti locali di tutela degli animali prevedono che sia vietato separare i cuccioli di cani e gatti dalla madre nei primi sessanta giorni dopo la nascita. Se è vero per gli animali, come può non essere vero per un essere umano?”. “Il Comune di Roma ha obbligato a non togliere il cucciolo di cane o gatto alla madre prima di un certo periodo. Qui si prevede l’esatto contrario. Il figlio viene subito consegnato alla coppia“.

Immediata la replica di Gabriele Piazzoni, segretario generale di Arcigay.

“Gli interventi con i quali oggi si è aperto a Montecitorio il dibattito sulla proposta di legge del partito di Giorgia Meloni, che vuole rendere la gestazione per altr* reato universale, hanno offerto la fotografia più precisa dei personaggi beceri che occupano gli scranni della maggioranza nel nostro Parlamento”. “Perfino su una questione delicata come questa, che meriterebbe un approfondimento serio, non si perde l’occasione di sfoggiare argomenti letteralmente bestiali, usati per colpire personalmente gli avversari politici. Una fiera sconcia e ignorante, che mischia donne e cagne, bambini e cuccioli, che dovrebbe interpellare la coscienza di chi ha sottoscritto questa istanza, che oggi fa vergognare il Paese. Quello che si vuole introdurre è semplicemente un pasticcio, un mostro giuridico tutto ideologico, un atto di criminalizzazione e prevaricazione barbare, che parla dei corpi delle donne, dei loro diritti, dei loro desideri, come fossero animali. Una legge che intaserà i tribunali e infierirà sulle vite di famiglie con bambini molto piccoli. Una vera vergogna.”

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