Circa un mese fa, il a metà novembre novembre, Santo Randazzo era all’interno di un bar. Non stava facendo nulla di male, quando è stato aggredito violentemente da un ragazzo di 16 anni prima, e con la partecipazioni del padre e di altri ragazzi subito dopo. Il 29enne aveva subito denunciato l’accaduto ai Carabinieri, che stanno ancora oggi seguendo il caso. Da subito, si è parlato di un’aggressione omofoba. Ma il movente all’inizio non aveva convinto tutti. A quasi un mese dall’aggressione, ora un video conferma che Santo è stato picchiato senza una valida ragione, dalle stesse persone che da mesi lo tormentavano per il suo orientamento sessuale.
Il video è stato mostrato a Pomeriggio Cinque, la trasmissione di Barbara D’Urso. Il filmato dell’aggressione sembra provenire da una videocamera di sicurezza posta all’interno del locale. Anche se i volti sono stati oscurati, si può riconoscere alla perfezione il ragazzo gay aggredito e confermare che Santo non ha in alcun modo aizzato il ragazzo omofobo e i suoi parenti. All’improvviso, il gruppo ha iniziato a picchiarlo, proseguendo anche quando era a terra, tirandogli addirittura una sedia contro. Poi se ne sono andati, lasciando la vittima priva di sensi senza nemmeno chiamare un’ambulanza.
Le testimonianze dell’aggressione omofoba a confronto
Santo Randazzo, che pochi giorni fa ha subito un’operazione al setto nasale in seguito alle botte ricevute, inizialmente era stato accusato di aver provocato il giovane. Il quale avrebbe reagito aggredendolo. Il padre del 16enne, inoltre, aveva detto ai Carabinieri che Santo aveva un coltello e che lo aveva utilizzato per minacciarli e aggredirli. Anche per questo motivo, gli inquirenti stavano seguendo altre piste.
Ma il video mostra evidenti incongruenze tra le due testimonianze. Nel corso della trasmissione, dopo aver mostrato il video, Santo ha affermato:
Me ne stavo lì per i fatti miei, sono stato picchiato e nessuno è intervenuto. Erano sei mesi che mi torturavano perché sono omosessuale.
Non un fatto isolato. Santo avrebbe risposto al ragazzo che da oltre sei mesi lo prendeva in giro per la sua omosessualità. Insulti e minacce che non sono cessate nemmeno dopo l’aggressione, ha confermato durante l’intervista di Barbara D’Urso. L’ultima, venerdì scorso, quando una ragazza si è avvicinato e lo ha insultato, mentre il compagno ha finto di colpirlo.
All’ennesimo insulto, il giorno dell’aggressione a novembre, Santo ha reagito dicendo al ragazzo: “Ora ti faccia una faccia così“. In mano aveva un tagliaunghie, un cimelio di suo padre che lui porta sempre con sé. Come si vede dal video, però, non ha minimamente toccato il suo aggressore. Anche la madre, Loredana, ha voluto fare un piccolo sfogo:
Barbara, me l’hanno massacrato. Quasi quasi me lo ammazzavano. […] Gliene hanno date (le botte) per ammazzarlo.
Il video ora è al vaglio degli inquirenti, che utilizzeranno quanto mostrato come prova per formalizzare le accuse.
Dal minuto 30”, la storia di Santo.