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Bolu Okupe, figlio di un ex consigliere presidenziale nigeriano storicamente omofobo, Doyin Okupe, ha fatto coming out sui social, pubblicando un’immagine in pantaloncini rainbow, con una bandiera arcobaleno tra le mani.
“Sì, sono gay“, ha scritto Bolu, presto travolto dall’omofobia. C’è chi gli ha augurato la morte, chi gli ha consigliato di non tornare in Africa e di rimanere in Francia. Okupe, che si è laureata all’Università di Manchester, nel 2015, ha risposto senza pietà agli immancabili hater.
Tutta la tua mentalità è tragica. Mi dispiace per te. La tua religione ti ha trasformato in un imbecille psicotico che pensa sia giusto uccidere le persone? Primo, mi hai detto di restare in Francia con la tua stupidità. Chi pensi abbia dato il cristianesimo agli africani? I francesi e gli inglesi hanno dato a te la religione che stai ostentando.
Dopo aver fatto notare come gran parte dell’Europa si sia evoluta negli ultimi 300 anni, Okupe ha rimarcato come ci siano persone ancora “bloccate nel XVIII secolo. Dovresti sapere che la stessa religione che ami così profondamente ha giustificato persone che hanno trasformato in schiavi i tuoi antenati”. “Spero che un giorno tu possa istruirti. In caso contrario, non mi interessa. Morirai ignorante e dalla parte sbagliata della storia“.
Il padre di Bulo, Doyin Okupe, ha espresso sui social il proprio sgomento per l’orientamento sessuale di suo figlio.
“La mia attenzione è stata attirata da una rivelazione social di mio figlio di 27 anni, Bolu, in cui ha dichiarato pubblicamente di essere gay“, ha scritto. Ammettendo di essere a conoscenza da un po’ del “nuovo orientamento di mio figlio“, ha poi precisato che come cristiano è “fermamente contrario all’omosessualità“, in quanto viola le sue convinzioni religiose. A suo dire, questo coming out porterà ad “una grande sfida spirituale” nel rapporto con il giovane.
Oltre il 53% dei nigeriani è musulmano, con quasi tutta la popolazione rimanente che si identifica come cristiana o cattolica. Ancora oggi la Nigeria è uno dei Paesi più omotransfobici d’Africa.
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