Il ragazzo della via Gluck (Adriano Celentano) – Sanremo 1966
Uno dei brani che più conosciamo di Adriano Celentano non arrivò in finale al Festival di Sanremo del 1966. La bocciatura creò scompiglio (fu una delle tante volte che Adriano Celentano scatenò polemiche a Sanremo): il Clan di Celentano, una sorta di comune artistica in cui il cantante riunì parenti e vecchi amici (tra cui I Ribelli, Ricky Gianco e Miki del Prete) si ribellò fino ad invadere il Casinò. Soltanto l’intervento della polizia riuscì a portare la calma.
Il testo de “Il ragazzo della via Gluck” è autobiografico ed emergono tematiche sociali a sfondo ecologista. In questo testo convergono anche i temi della protesta giovanile degli anni Sessanta: una canzone non apprezzata dalla giuria del Festival ma che, per molti anni, rimarrà un simbolo ed avrà un incredibile successo di vendite.
Intanto andrebbe ricordata prima di tante altre la clamorosa bocciatura dell'unica partecipazione sanremese di Mina con uno dei suoi pezzi più originali e famosi, Le Mille Bolle Blu. Ricorderei anche che l’esibizione di Britti fu fortemente penalizzata dalle limitate risorse vocali del grande chitarrista, che presento un brano tra i più belli che ha composto ma che richiedeva ben altre capacità canore. Per fare giustizia a quella canzone ci volle, come poi avvenne, la cover di Mina. Appunto.