Quasi 200 Pride in tutto il mondo sono stati cancellati e/o rinviati a causa del Coronavirus. L’ultimo in ordine di tempo, il Toronto Pride. Eppure nel Regno Unito, dove è già stato rinviato il London Pride di fine giugno, tiene ancora il Brighton Pride, evento LGBT più celebre d’Inghilterra. E non mancano le polemiche.
Gli organizzatori hanno infatti annunciato di voler monitorare la situazione, che in Inghilterra è appena esplosa, senza però prendere decisioni drastiche. D’altronde il Brighton Pride, che si terrà tra 4 mesi pieni, il 1 e il 2 agosto, vale per la piccola cittadina costiera alle porte di Londra circa 20 milioni di sterline, con decine di migliaia di partecipanti in arrivo da tutto il mondo per un intero fine settimana. Il Pride del 2020, tra le altre cose, celebra il trentennale con due concerti andati presto sold out. Sul palco si ritroveranno Mariah Carey e le ritrovate Pussycat Dolls.
“Brighton and Hove Pride è un evento di raccolta fondi di beneficenza essenziale per la nostra città e anche se non abbiamo una sfera di cristallo, speriamo sinceramente che l’estate possa portare notizie più luminose in modo da poter tutti celebrare la nostra meravigliosa comunità“, hanno fatto sapere dalla città. Peccato che nel Regno Unito la polemica sia montata, anche all’interno della comunità LGBT. Un recente sondaggio di Queer Voices Heard ha certificato che il 75% degli intervistati vorrebbe l’annullamento del Pride di Brighton, con appena il 7% favorevole al suo sviluppo.
In Italia, al momento, sono stati ufficialmente cancellati i Pride di Vicenza e il primo Umbria Pride.
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