Nessuna mediazione, nessun punto di incontro, niente di niente. L’ultimo estremo tentativo di trovare un accordo sul DDL Zan, andato in scena ieri in commissione giustizia al cospetto di Andrea Ostellari, è presto naufragato. Lega, Forza Italia e Italia Viva hanno proposto il rinvio di una settimana, come se i mesi passati non fossero bastati per tentare di venirsi incontro, ma Pd, 5 Stelle e LEU hanno rigettato la proposta, chiedendo alla Lega di ritirare il non passaggio agli articoli a scrutinio segreto, che rischia di ammazzare il DDL in culla. Ipotesi che la Lega non ha voluto prendere in considerazione, arrivando così alla rottura totale.
Questa mattina il DDL Zan torna quindi ufficialmente in Senato, con la discussione generale che vedrà i senatori di Fratelli d’Italia protagonisti. Poi, con la presidente Casellati che ha già accetto la richiesta di voto segreto sul non passaggio agli articoli, si arriverà ad una prima conta decisiva. Dovesse passare la ‘tagliola’, voluta e sostenuta dalle destre e da Forza Italia, il DDL Zan morirebbe. Abbiamo parlato anche di questo con Alessandro Zan e Alessandra Maiorino, nelle ultime 48 ore.
Anna Maria Bernini di Forza Italia, che sui social millanta posizioni vicino alla comunità LGBT, ha già annunciato che voterà a favore, affossando così la legge. Una posizione che ha scatenato persino il suo collega di partito Elio Vito, che l’ha accusati di rainbow washing. “Chi vuole dialogare voterà con noi contro la tagliola“, ha sottolineato la senatrice Pd Monica Cirinnà, chiedendo a tutti i senatori presenti in parlamento di far cadere il non passaggio agli articoli per poi “ripartire”, tutti insieme. Con quali eventuali modifiche da concordare, non è chiaro. Ma questa è un’altra storia ancora.
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Sarebbe davvero mostruoso se , esasperato da tanta tracotanza ed ipocrisia becera , qualche spirito non del tutto equilibrato , commettesse un atto inconsulto contro un " Ostellari " un "Pillon" od un "Malan" degli affossatori del DLZan.