La Commissione Giustizia della Camera concluderà stasera il voto degli emendamenti sulla legge contro l’Omofobia, come riferito da Alessandro Zan.
A conferma del grande lavoro svolto in questi mesi per arrivare presto a una legge contro l’omotransfobia e la misoginia, tutta la maggioranza ritirerà oggi gli emendamenti presentati al testo unificato. Infatti, come richiesto dalle colleghe e dai colleghi di Italia Viva, è stato snellito l’articolo riguardante la giornata nazionale contro l’omofobia, la lesbofobia, la bifobia e la transfobia, pur mantenendo intatto il suo contenuto, anche per quel che riguarda lo svolgimento di iniziative negli istituti scolastici. Inoltre verrà presentato in aula un emendamento che inserirà le definizioni di sesso, genere, identità di genere e orientamento sessuale, che, pur essendo termini ben consolidati nella nostra giurisprudenza, è giusto definire con precisione, trattandosi di una norma di rilevanza penale. Questa sera quindi accoglieremo queste limature, e concluderemo la fase emendativa, così da arrivare alla discussione generale in aula già la prossima settimana. Il testo rimarrà dunque pienamente efficace in ogni sua parte: un ottimo risultato che testimonia la volontà di questa maggioranza di dare al Paese una legge attesa da quasi trent’anni, a tutela della dignità di tutte le cittadine e di tutti i cittadini di questo Paese.
Nell’attesa Noemi Di Segni, presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, è intervenuta sull’ormai celebre ’emendamento Costa’, approvato la scorsa settimana, che ha fatto sobbalzare le associazioni LGBT.
La libertà di espressione del pensiero è un principio fondamentale già incardinato nella nostra Costituzione e l’esigenza odierna è quella non già di affermarlo ma di evitare che in nome di questo principio si legittimino odio e violenza. Su questo abuso del diritto la politica, cosi come altre istituzioni vigilanti, è chiamata a farsi portatrice di interventi che rafforzino le fondamenta costituzionali.
Ad applaudire simile intervento la senatrice 5 Stelle Alessandra Maiorino, che ha esplicitamente criticato parte della propria stessa maggioranza: “Solo chi ha subito odio e discriminazione sulla propria pelle, o ha curato e sviluppato l’empatia con gli altri esseri umani, può comprendere l’importanza di tracciare una linea di demarcazione netta tra libertà di espressione e libertà di insulto, ingiuria, esclusione, negazione sociale, privazione della libertà di essere sé stessi. La legge di contrasto all’omotransfobia non aveva bisogno di nessuna modifica, perché già bilanciata tra i due diritti: libertà di espressione del pensiero e tutela da discriminazione e odio. Una parte di maggioranza ha però preteso che la sfregiassimo per ribadire la libertà di espressione, già costituzionalmente tutelata. Intanto andiamo avanti con la legge così come queste forze oscurantiste, presenti anche nelle cosiddette “forze progressiste”, ci consentono. Un giorno poi forse capiremo che siamo TUTTI uguali, e che nessuno è più uguale degli altri“.
Gay.it è anche su Whatsapp. Clicca qui per unirti alla community ed essere sempre aggiornato.
Alla fine della fiera , vorrei capire se qualcuno mi dà del " fro..o " o del " ricch...ne " posso mandarlo in galera e levargli anche le mutande in sede civile ? I teppisti vanno colpiti nel portafogli : è l'unica lingua che comprendono.