Domani pomeriggio in commissione giustizia al Senato il DDL Zan potrebbe essere finalmente calendarizzato, come richiesto da mesi da Pd, 5 Stelle, LeU e Italia Viva, a meno che il presidente Andrea Ostellari non si inventi nuove piroette per rinviare ancora una volta il tutto. Nel dubbio il senatore leghista si è concesso un’intervista a dir poco agghiacciante a La Zanzara, al cospetto del solito Giuseppe Cruciani e David Parenzo.
«Non è vero che questa legge dà diritti. Vi ricordo che con la legge Zan vi chiuderebbero la trasmissione domani», ha attaccato Ostellari, spalleggiato da un Cruciani non a caso da mesi fermo oppositore, “perché mette in pericolo la libertà di espressione“. Peccato non sia così, ma ormai divulgare menzogne sul DDL Zan è sport nazionale quotidiano.
«Perché dobbiamo fare una legge nuova speciale per i gay? Sono normali, loro sono normali, non hanno bisogno di leggi speciali», ha proseguito Ostellari, tralasciando volutamente il fatto che nessuna ‘nuova’ legge sarebbe in arrivo. Il DDL Zan andrebbe infatti ad estendere la legge Mancino, approvata quasi 30 anni fa.. «La legge Mancino è una cosa, il DDL Zan un’altra. Io sono per punire tutte le aggressioni e le violenze. Dico di più: servono pene più adeguate? Noi ci siamo, modifichiamo alcune norme, è semplicissimo farlo, però per tutti. La legge Zan non è una legge che viene osteggiata dalla Lega o da Ostellari, omofobi e cattivi, è una legge che viene criticata in primis dal mondo femminista, da Arcilesbica». «Prima di arrivare al voto ci sono delle regole che devono essere applicate. C’è una questione di metodo e del contesto della commissione, e una di merito. Poi ovviamente io il merito lo contesto perché sono contrario al DDL. Io voglio poter dire ad esempio che un bambino ha bisogno di un papà e di una mamma. Anche questa opinione può essere in pericolo, dipende da come lo dici e dal contesto in cui lo dici. Secondo me farà fatica a passare così com’è, per le divisioni interne anche al centrosinistra».
Previsione che tutti noi ci auguriamo sbagliata, quella accarezzata da Ostellari, per quanto Italia Viva abbia chiesto proprio la scorsa settimana modifiche al DDL che potrebbero definitivamente azzopparlo, con il senatore leghista che ha infine così risposto ad una provocatoria domanda di Cruciani: “Secondo lei “fr*cio” è una parola che si può dire o che non si può dire? Io la dico tranquillamente per esempio. Si può continuare a dire? Perché chi dice “fr*cio” o “finocchio” potrebbe essere passibile di punizione, o no?“.
Non è offensiva. Dipende dal contesto.
Commenti in diretta radio da parte di un senatore della Repubblica.
Non solo dal contesto, ma anche dalla persona, detto da Ostellari e’ una ciliegina…Un po’ come dare del cretino ad uno in strada, così per nulla. Io mi sentirei cretino, altri sono ancora in carica a far leggi. Se una persona che conosco (o no, si capisce anche dal tono, altri non lo capisco) mi da’ del cretino per fare una battuta non lo ritengo uno stupido o uno al quale faccio schifo. Ostellari non sarebbe d’accordo, direbbe grazie anche al primo e perché no, un pugno nel muso?
Ma con queste persone bisogna anche discuterci?
Faccio una proposta, perché domani non andiamo in giro per strada a insultarci tutti e a prenderci a calci nello stomaco per vedere se sia giusto o sbagliato? “Lo chiamiamo Ostellari Day” e lo ripetiamo 1 volta all’anno finché non lo impariamo?
Ostellari farebbe meglio a seguire l’educazione dei suoi due figli maschi. Chissà…..
ma io lo chiamo ladro di tasse o evasore dipende dal contesto no??