Il Senato del Gabon ha votato in favore della depenalizzazione dell’omosessualità con 59 voti a favore, 17 contrari e 4 astensioni. La storica decisione segue quanto visto alla Camera bassa del Parlamento il 23 giugno scorso.
A differenza di tanti altri Paesi del continente africano, il Gabon non aveva un divieto alle relazioni tra persone dello stesso sesso figlio dell’era coloniale. L’anno scorso era stato introdotto un divieto ad hoc, ora cancellato. Una decisione trainata da furiose polemiche da parte della comunità religiosa. Jessica Stern, direttore esecutivo di OutRight Action International, ha così commentato la lieta notizia.
Lodiamo entrambe le Camere del Parlamento del Gabon per l’abrogazione del divieto ai rapporti tra persone dello stesso sesso. È scioccante che oltre un terzo dei Paesi del mondo continui a criminalizzare l’amore per lo stesso sesso, in netto contrasto con la dignità umana e gli standard internazionali sui diritti umani. La decisione del Gabon riduce di uno il numero totale di Paesi che criminalizzano le relazioni omosessuali. Questa non è solo la vittoria delle persone LGBTIQ del Gabon ad amare chi voglioni, ma anche una fonte d’ispirazione per tutti quegli attivisti che vivono in Paesi in cui questi divieti ancora esistono o sono considerati.
Ben 72 paesi continuano ancora oggi a criminalizzare le relazioni omosessuali in tutto il mondo. Egitto, Indonesia e Guinea Equatoriale stanno prendendo in considerazione nuovi divieti. Nel maggio 2019 l’Alta Corte del Kenya ha deciso di mantenere in vigore un divieto dell’era coloniale sui rapporti tra persone dello stesso sesso. Un divieto di epoca coloniale è stato invece annullato presso l’Alta Corte del Botswana nel giugno del 2019, ma il governo si è appellato a questa decisione.
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