7 giorni dopo i 10.000 di Milano, in piazza della Scala, altre 4 città manifesteranno a sostegno delle famiglie arcobaleno, ufficialmente sotto attacco al cospetto del governo Meloni. Parliamo di Genova, Palermo, Catania e Napoli.
Sabato 25 marzo, dalle ore 16.30 alle ore 18.00 in Largo Pertini, a Genova, il Liguria Pride ha organizzato un flash-mob in solidarietà con Famiglie Arcobaleno. “Genitori e figliə porteranno le loro testimonianze, mentre le artiste Carola Ce’ Perfigli e Gloria Pallotta disegneranno dal vivo la bellezza e il coraggio indelebili delle famiglie arcobaleno“.
Chiare le motivazioni. Il ministero dell’Interno ha chiesto che i sindaci smettano di trascrivere i certificati di nascita di figliə natə da famiglie etero o omogenitoriali con la gestazione per altri o da due madri che ricorrano alla fecondazione assistita all’estero. La commissione del Senato alle politiche europee ha poi espresso un parere negativo sulla proposta del regolamento europeo di uniformare le procedure di riconoscimento dellə figliə in tutti gli stati dell’Unione. La ministra Roccella ha dato ennesima prova di essere omofoba e provocatrice definendo la GPA “utero in affitto” e “mercato dei bambini”. Rampelli, vicepresidente della Camera di FdI, ha descritto le famiglie arcobaleno come “due persone dello stesso sesso che spacciano per figli bambini avuti fuori dai confini nazionali”. Mollicone, sempre FDI, ha definito la GPA reato peggiore della pedofilia.
“Tutti chiari segnali degli obiettivi del governo: ostacolare con violenza i diritti delle famiglie arcobaleno e della comunità LGBTQIA+“, scrivono gli organizzatori liguri.
A circa 700 km, in piazza Municipio sabato 25 marzo alle ore 16:30, si terrà un flashmob anche a Napoli. “E figl so’ piezz’ ‘e core. Giù le mani dai diritti!”, il nome dato all’evento, per ribadire con fermezza che sui diritti non si accettano passi indietro, ma solo in avanti.
Ad organizzare il flashmob Associazione Famiglie Arcobaleno, Coordinamento Campania Rainbow, Agedo Napoli e Campania, Antinoo Arcigay Napoli, Alfi Napoli Le Maree, Associazione Transessuale Napoli, I Ken, Pride Vesuvio Rainbow, Pochos Napoli, Apple Pie Avellino, D.R.O.P Penisola Sorrentina, Rain Arcigay Caserta, ARCO, Polis Aperta e Fondazione G.I.C. e con il sostegno del Comune di Napoli e del sindaco Manfredi. L’invito, oltre che a tutta la cittadinanza, è esteso a sindache e ai sindaci dell’area metropolitana e regionale, nonché all’ANCI, in quanto figure in prima linea nella battaglia per il riconoscimento dei diritti e A.N.U.S.C.A. (‘Associazione Nazionale Ufficiali di Stato Civile e d’Anagrafe).
Sempre sabato 25 marzo, ma orario e luogo di ritrovo devono ancora essere comunicati, scenderà in piazza anche Palermo, così come si ritroverà Catania, alle ore 17:30 in piazza Stesicoro, “per una legge che sia uguale per tutt3. Per il riconoscimento fin dalla nascita di bambin3 nat3 nelle coppie omogenitoriali. Diciamo basta al governo che discrimina i nostri figli e le nostre figlie! Tutte le famiglie sono uguali! Tutti i bambini e le bambine sono uguali“.
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