Un attacco indecente, l’ennesimo, alle famiglie omogenitoriali e ai loro figli. Nel corso di In Onda, su La7, Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia, vicepresidente della Camera, si è lasciato andare a dichiarazioni sconcertanti nei confronti delle famiglie arcobaleno.
“Non è un’emergenza perché non c’è nessuna discriminazione nei confronti dei bambini“, ha iniziato Rampelli negando qualsivoglia discriminazione nei confronti dei figli delle coppie omogenitoriali, definendo le donne “che si sottopongono all’utero in affitto sempre fragili, soprattutto da un punto di vista economico“, per poi affondare il colpo. “Se una coppia formata da due persone dello stesso sesso chiede il riconoscimento, e cioè l’iscrizione all’anagrafe, di un bambino che spacciano per proprio figlio significa che questa maternità surrogata l’hanno fatta fuori dai confini nazionali“.
Concita De Gregorio, co-conduttrice di In Onda, è dovuta immediatamente intervenire per far notare al deputato che nessuno “spaccia per proprio figlio” questi bambini, perché sono a tutti gli effetti figli di quelle coppie. “Il bambino se si tratta di due madri è spesso nato da una delle due donne, se si tratta di due padri è spesso nato dal seme di uno di quei due uomini“. E anche dinanzi all’adozione, ha giustamente ricordato De Gregorio, quel bambino è comunque tuo figlio, anche se lo adotti.
Sconcerto politico e social dinanzi alle parole di Rampelli.
“Una frase cattiva, non soltanto nei confronti delle coppie che scelgono di accogliere con amore un figlio, ma soprattutto nei confronti dei figli stessi, che nemmeno possono difendersi da questa violenza. Si spacciano per politici degni del governo del Paese, sono solo reazionari violenti“, ha rimarcato Pina Picierno del Partito Democratico.
“Nelle parole di Rampelli solo cattiveria. Nessun rispetto per gli altri, per chi la pensa diversamente da lui, per chi vive una realtà che c’è, per quanto a Rampelli possa non piacere. Un linguaggio inaccettabile nei confronti dei bambini. Questa è la destra che governa il Paese“, ha cinguettato la capogruppo del Pd al Senato Simona Malpezzi.
Duro anche Nicola Fratoianni di Sinistra Italiana: “Trovo del tutto sgradevoli, sbagliate e violente le parole utilizzate da Rampelli. Si possono avere idee diverse, bisogna confrontarsi su temi così complessi e delicati, ma servirebbe innanzitutto rispetto e cura nell’uso delle parole. Stiamo parlando di essere umani, di minori, di affetti, evitiamo di usare linguaggi e modi da osteria“.
“Voglio pubblicamente ringraziare Concita De Gregorio per la pacatezza e la fermezza con cui ha inchiodato Fabio Rampelli a un elementare principio della civiltà e del diritto“, ha cinguettato Ivan Scalfarotto di Italia Viva. “Che un figlio è un figlio. Roba minima, da esseri umani”.