Il dibattito politico sulle famiglie arcobaleno si è fatto incandescente grazie alla destra di governo che è tornata pesantemente ad attaccare le coppie omogenitoriali, utilizzando ancora una volta il gratuito spauracchio della GPA per distogliere l’attenzione dalla reale problematica. In tal senso anche la stampa ha fatto il suo, cavalcando insensatamente un dibattito che nessuno ha mai realmente posto, visto e considerato che la GPA è in Italia illegale da quasi 20 anni.
Corriere della Sera, Repubblica e SkyTg 24 hanno commissionato 3 sondaggi ad hoc sull’argomento, con numeri che in qualche modo smentiscono la narrazione imposta dall’esecutivo Meloni, tutta indirizzata all’assoluto rifiuto della stragande maggioranza degli italiani nei confronti delle famiglie arcobaleno e della gestazione per altri. Peccato che non sia propriamente così.
Il sondaggio condotto da Ipsos di Nando Pagnoncelli per il “Corriere della Sera” ha evidenziato come il 45% delle persone in Italia si dichiari favorevole al fatto che i figli nati a seguito di maternità surrogata, nei Paesi in cui questa pratica è consentita, vengano registrati nei comuni di residenza della coppia dopo il loro rientro in Italia, in quanto ritengono che sia un dovere dello Stato concedere anche a questi figli gli stessi diritti di tutti gli altri.
La maggioranza relativa delle persone ritiene opportuno riconoscere i diritti dei bambini nati altrove ricorrendo a questa pratica. Solo una persona su quattro (26%) è contraria, perché registrarli significherebbe dare il via libera alla maternità surrogata anche in Italia, mentre il 29% non ha preso posizione, esprimendo il bisogno di informarsi meglio. La contrarietà prevale solo tra gli elettori e le elettrici di Fratelli d’Italia (49%) e della Lega (41%), tra i quali però si registra una minoranza numericamente molto rilevante di favorevoli, rispettivamente il 28% e il 37%. Per Pagnoncelli il 65% degli italiani intervistati ritiene invece che la GPA debba rimanere reato. Con le adozioni per le coppie dello stesso, invece, la maggioranza degli italiani si è detta favorevole con il 47% dei consensi, rispetto al 32% dei contrari. Rispetto al 2021 c’è stato un incremento di ben 5 punti tra i favorevoli. Si conferma un atteggiamento di maggiore contrarietà tra gli elettori e le elettrici di FdI (58%) e Lega (48%), pur in presenza di una quota pari al 30% e al 39% di favorevoli. Una persona su due (53%) è convinta che la politica in Italia su questi temi stia arrancando rispetto alla società, mentre una su quattro (25%) si mostra più benevola, ritenendo che su un tema così complesso e controverso, l’assenza di una legislazione chiara per le famiglie omogenitoriali sia preferibile piuttosto che avere una legge “di parte”. Gli italiani e le italiane sono inoltre sempre meno legati ad una visione tradizionale di famiglia. Il 43% ritiene che la famiglia sia l’unione che nasce tra un uomo e una donna uniti in matrimonio civile o religioso (20%) oppure che convivano senza essere sposati (23%), mentre il 45% considera la famiglia l’unione che nasce tra due individui anche dello stesso sesso che hanno un legame affettivo e decidono di convivere uniti civilmente (15%) o meno (30%, ossia la maggioranza relativa). E anche tra i cattolici praticanti, oltre uno su tre considera famiglia anche le coppie omosessuali, unite o meno civilmente.
Repubblica ha invece pubblicato un sondaggio Swg quasi interamente centrato sulla GPA. Oltre la metà degli intervistati ritiene che avere un bambino sia un diritto, con il 45% che non si rassegnerebbe all’idea di non poter avere figli. Quattro italiani su 10 hanno definito “comprensibile” il ricorso alla GPA, con il 58% degli intervistati che la legalizzerebbe. Il no per le coppie omosessuali però prevale, con il 48% rispetto al 36% dei favorevoli, con un altro 45% contrario a renderla “reato universale”, rispetto al 35% dei favorevoli.
SkyTg24 ha infine commissionato un sondaggio sul tema a Quorum/YouTrend. In questo caso il 55% degli intervistati si è dichiarato favorevole, sia per le coppie eterosessuali che omosessuali. Ma con qualche limitazione: il 15% dei favorevoli consentirebbe la maternità surrogata soltanto per le coppie sterili. Ben il 40% sarebbe favorevole alla GPA anche per le coppie omosessuali. Solo il 27% si è detto contrario. I più favorevoli sono i giovani di età compresa tra i 18 e i 34 anni, che nel 55% dei casi hanno detto di supportare la maternità surrogata. Meno consensi tra le fasce della popolazione più avanti con l’età. Le posizioni pro-maternità surrogata sono più comuni tra chi, guardando all’istruzione, è laureato (45%), mentre i numeri scendono tra chi ha soltanto il diploma (40%) e la licenza media (37%). Fortissime le resistenze tra gli elettori di Fratelli d’Italia: si tratta dell’unico segmento in cui i contrari sono la maggioranza, al 46%. Tra gli elettori del Pd la maternità surrogata riscuote quasi la piena approvazione (70%). Tra gli elettori 5 Stelle arriva al 47%, tra quelli di Italia Viva/Azione al 45%, tra gli altri elettori di centrodestra al 34%.
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