Grindr tolleranza zero: ora fa sul serio contro le discriminazioni

No grassi, no bassi, no over 50 saranno vietati sull'app d'incontri.

grindr
2 min. di lettura

Grindr ha avviato la lotta a tutte le discriminazioni, almeno all’interno della comunità LGBT+.

Per gli assidui frequentatori dell’app d’incontri internazionale (ma anche per coloro che l’hanno usata una sola volta in tutta la loro vita) sarà capitato di leggere descrizioni molto dirette, sgrammaticate e… discriminatorie. Per non dire razziste. Sono molti difatti coloro che cercano una botta e via ma con un utenti che rispettano certi criteri: alto, muscoloso, XXL, meglio se ospitale. 

Grindr non ci sta più, e ha deciso di eliminare i profili che in qualche modo discrimineranno gli altri utenti. Non saranno più permessi quindi “no grassi“, “no bassi“, o peggio “no stranieri”, o ancora peggio si neri ben dotati. La decisione è arrivata dopo numerose lamentele da parte di utenti con qualche difetto fisico o solamente perché stranieri, i quali sono stati fortemente discriminati. Molti utenti si dicono favorevoli a tale scelta da parte dell’applicazione, ma altrettanti invece la criticano, semplicemente perché è solo un modo per indicare le proprie preferenze sessuali. Inoltre, c’è sempre il modo per aggirare il sistema: la parola grassi diverrà gr4ssi, come il termine massaggi che viene scritto mass@ggi, e così via.

Kindr: la campagna Grindr contro le discriminazioni

Dal 2009, anno di nascita dell’applicazione, Grindr non ha mai preso una posizione netta contro le discriminazioni presenti nei profili degli utenti (oltre 2 milioni al giorno). Per questo motivo, da questa settimana è partita una vera e propria campagna di sensibilizzazione, chiamata appunto Kindr.

Kindr mostrerà inizialmente un video in cui alcuni personaggi famosi, tra cui RuPaul, racconteranno le loro esperienze discriminatori all’interno di Grindr. Oltre il 60% degli utenti neri, asiatici o di origine mista ha ammesso di aver ricevuto rifiuti solo per la loro provenienza (da ricerca condotta nel 2015 dalla rivista britannica FS Magazine). Questa situazione, naturalmente, non vale solamente per il mondo LGBT+. Anche in Tinder, la versione “etero” di Grindr, i profili sono pieni di discriminazioni simili, ma non ha mai avviato alcuna campagna di sensibilizzazione.

Credits: go.hellonews.site

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cantalupo75 25.9.18 - 20:34

Sarò antico e nostalgico ma rimpiango i vecchi tempi in cui era possibile incontrarsi per caso in strada: ora sarebbe impossibile, nessuno guarda più davanti a sé mentre cammina.

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fabulousone 25.9.18 - 15:45

Non sono d'accordo con questa iniziativa. La trovo una plateale esagerazione. I gusti sessuali non hanno niente a che vedere con la discriminazione. Trovo risibile che uno debba dire che per il sesso gli vanno bene tutti, pena l'essere accusato di 'discriminare'. E trovo ancor più risibile che ci si proponga di censurare anche cose come 'cerco neri ben dotati'. Mi sa che siamo alla follia, ragazzi. Tengo molto anzi moltissimo alla lotta alle discriminazioni, al bodyshaming, eccetera, e apprezzo tutti gli inviti possibili e immaginabili al rispetto reciproco e all'educazione, ma qui si sconfina nell'esagerazione più totale. I gusti sessuali sono gusti, non fanno del male a nessuno; mettersi a giudicare male i gusti sessuali e censurarli invece sì.

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Renato Vincenzo 25.9.18 - 15:34

Rispondo comunque, almeno alla parte visibile. Si parla di gusti, Grindr è un app sostanzialmente per fare sesso e a volte usata per fare conoscenze a fine relazione. E, ribadisco, magari sarò tordo io ma non vedo nulla di discriminatorio in un "no grassi", "no pelati", "no stranieri" (e io ricado in tutte e tre le categorie). Eppure non è che non sia permaloso. Ma alla mia veneranda età mi rendo conto che posso non piacere, che sono grasso (e no, non ditemi che una persona grassa è sexy o attraente quanto una con un fisico muscoloso, atletico, palestrato), che sono stempiato, che sono straniero. E se posso alzare un sopraciglio perplesso su quest'ultima, lo abbasso quando penso al colore della pelle o all'aspetto fisico (una persona può non sentirsi attratta da una persona di colore, e viceversa una persona di colore può sentirsi non attratta da un bianco, o da una persona con tratti somatici asiatici, e vice versa). E non è che le cose cambieranno, nessuno che è cafone diventerà gentile, anzi, ironicamente, prevedo un aumento di persone che si sentiranno ferite quando i rifiuti li riceveranno non attraverso l'indiretto "no grassi/pelati/nerd/palestrati/effeminati/machi/solo passivi/etc .. ..." ma attraverso un blocco improvviso al primo contatto, o, peggio ancora, un "mi fanno schifo i metterecategoriaapiacere". Sono un uomo gentilissimo, ma lo sono perché sono stato educato ad esserlo, e nel mio profilo c'è scritto quello che è il tipo che preferisco (che è una forma indiretta di dire "no questo/no quello"). Ma sopratutto sono un uomo sicuro di sè stesso (al punto che pur potendo non ho interesse alcuno a fare palestra) per cui leggere in un profilo "no grassi/pelati/nerd" non lo leggo come una discriminazione nei miei confronti. E questo lo devo al fatto che come omosessuale e straniero, di nascita, do a quella parola un significato molto più profondo. Il fatto che un uomo scriva che non rientro nelle categorie che lui si porterebbe a letto non limita la mia libertà, non attenta alla mia dignità, non mette a rischio la mia incolumità fisica, non mi emargina. Poi sarò io a essere strano ma quella che ho delineato sopra è quella che intendo come discriminazione. E, così a occhio, ho il sospetto che l'iniziativa di grindr nasca dagli USA dove le nuove generazione sono composte da persone estremamente fragili, cresciute con genitori elicottero e coccolate al punto da non avere gli strumenti psicologici necessari per saper filtrare e mettere le cose nella giusta prospettiva. perché, nei fatti, il "no questa categoria piuttosto che quell'altra" è la stessa identica cosa dell'assenza di interesse che un uomo mette in atto quando in un locale gay.

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Renato Vincenzo 25.9.18 - 15:15

ma che gran bojata. i gusti son gusti (e lo dico da 42ne, stempiato e non muscoloso)e non ci vedo nulla di male nell'esplicitarlo. Posso capire un controllo sulle parole usate (un conto è "no over 30", "no grassi", "no stranieri", altra storia "no vecchi del ca**o", "no ciccioni/palle di lardo"). E, sopratutto, Grindr ha una bellissima cosa: si possono bloccare gli utenti. Vedo nel tuo profilo qualcosa che mi offende/ferisce? Ti blocco. Inoltre siamo in un mondo di adulti, che sanno comprendere il fatto che non si può piacere a tutti che il concetto "siamo tutti belli" è una cavolata astronomica, che sanno mettere nella giusta prospettiva un rifiuto (dubito che uno qualsiasi di questi che lamenta il sentirsi discriminato sia poi de facto realmente aperto ad accettare di essere oggetto di attenzioni da qualcuno che non rientri nei loro canoni di "attraente") invece di prenderlo come un attacco alla propria persona, o in un mondo di eterni adolescenti viziati con relative insicurezze, bisogno di essere rassicurati, necessità di avere ambienti che evitino qualsiasi cosa che ci possa far pensare che no, non siamo bellissimi, non siamo perfetti e che sì, ci saranno persone che ci rifiuteranno (in modo più o meno civile). Aggiungo che io preferisco leggere in un profilo la sfilza di no, almeno evito la fatica di contattare qualcuno che può scaricarmi in modo poco gentile (eh ne ho avuti di "mi fai schifo al ca**o, o di blocchi subito dopo condivisa la foto). [@Antonio Prisco: non riesco a leggere il tuo commento per esteso :( ]

    Avatar
    Luigi C 25.9.18 - 21:17

    Questa storia mi ricorda la commedia greca :" Le donne a Parlamento ( Lysistrata) ". Riunitesi all'Agorà per vari motivi , tra le altre cose stabilirono che TUTTE avrebbero dovuto avere le attenzione dei maschi , senza distinzione di età...... ; anzi i giovani Ateniesi avrebbero prima dovuto andare a letto con le più anziane e poi godere i frutti delle più giovani e belle. Arriveremo , mutatis mutande , a questo?

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Antonio Prisco 25.9.18 - 14:55

non stiamo parlando di gusti ma di gentilezza, di più sensibilità. Sono contento che Gridr stia facendo una campagna come questa perché viviamo in un mondo "imbruttito" davvero ed un po' di gentilezza nel moderare termini ed essere più aperti non ci farebbe male

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