L’Indonesia ha iniziato a vietare le app per incontri gay, inasprendo ulteriormente la repressione nei confronti della comunità LGBT.
I funzionari del Governo hanno infatti chiesto a Google di rimuovere 73 app LGBT dal proprio store. Il portavoce del Ministero delle Comunicazioni, Noor Iza, ha confermato che Blued, in Italia ancora poco conosciuta ma tra le app di dating gay più famose al mondo, non sarà più disponibile nel Google Play Store per gli utenti indonesiani.
“All’interno dell’applicazione c’erano alcuni contenuti negativi legati alla pornografia“, ha detto Iza all’AFP. Blued ha 27 milioni di utenti in tutto il mondo.
Ma non è finita qui la repressione Indonesiana contro la comunità LGBT. Arsul Sani, segretario generale del Partito PPP, ha contribuito alla stesura di un nuovo codice penale, con un disegno di legge che vieterebbe il sesso gay. I 10 principali partiti del Paese sarebbero pronti ad appoggiarlo, con il sesso tra due uomini che diventerebbe illegale. Si rischierebbero fino a 5 anni di carcere. Il mese scorso la Corte Suprema indonesiana ha bloccato una analoga misura, ma la situazione potrebbe presto replicarsi. Il disegno di legge potrebbe passare poco dopo San Valentino, secondo quanto riportato da Kate Walton, attivista LGBT di Jakarta.
Ad oggi l’omosessualità, così come le relazioni omosessuali, è legale in quasi tutta l’Indonesia, fatta eccezione per l’ultra conservatrice provincia di Aceh, che è governata dalla legge islamica. All’inizio di questo mese l’Air Force indonesiana è finita sotto accusa per aver affermato che le persone LGBTQ non possono servire il Paese perché ‘mentalmente disturbate’. Nel dicembre scorso, invece, un tribunale indonesiano ha spedito in prigione 10 uomini, dopo una retata in una sauna gay che nel mese di maggio aveva visto 140 persone finire in galera.
© Riproduzione Riservata