Mare Fuori: temi e personaggi gay e queer
Ma andiamo avanti nel nostro recap delle storie d’amore queer e voliamo a Napoli dove è ambietata “Mare Fuori”, la serie tv Rai di successo nella quale gli sceneggiatori hanno fortemente voluto inserire delle linee narrative queer che raccontassero al meglio la gioventù odierna, senza censure.
Luna, alias Marika Gambardella, ad esempio, è un personaggio transgender che si ritrova protagonista di una sofferta storia d’amore.
Ma lei non è l’unico personaggio appartenente alla comunità LGBTQ+: nel corso della serie, infatti, si assiste anche a diversi momenti velatamente saffici che riguardano in particolare Viola, interpretata da Serena De Ferrari, ma anche Kubra (Kyshan Wilson), Silvia, e la trapper Giulia – Crazi J (Clara Soccini – attualmente in gara per accedere alla 74esima edizione del Festival di Sanremo).
Il rapporto gay più attenzionato dal pubblico, però, è sicuramente quello che vede protagonisti Cucciolo, alias Francesco Panarella, e Milos è interpretato da Antonio D’Aquino.
I due, infatti, si annusano nei primi episodi. Sia Milos sia Cucciolo sono del clan Ricci, contro i Di Salvo e quindi contro ‘U Piecuro, suo malgrado. Durante tutta la stagione 3, Milos e Cucciolo si sfiorano nei meandri dell’IPM di Napoli, tra corridoi, celle, mensa e cortile, li vediamo vicini, ma per certi versi lontani.
L’omosessualità di Cucciolo viene ferocemente vilipesa nel segreto del suo coming out mai compiuto. Come potrebbe? È il suo stesso giovane fratello Micciarella a inveire con battute omofobiche. Più volte, durante la serie, vediamo il volto di Cucciolo adombrato da un velo di sofferenza, davanti a scene di quotidiana omofobia. Lo stesso accade per Milos.
Tra i due, però, ad un certo punto inizia ad instaurarsi una sorta di feeling, qualcuno menzionerebbe il fantomatico “gay radar”, che condurrà a un focoso bacio sotto la doccia, a pochi minuti dalla fine della serie, nella puntata 12. Un bacio emozionale che ha tenuto incollati davanti allo schermo i milioni di spettatori e che ci fa sperare presto in un’evoluzione ancora più importante.