Aggressioni verbali e fisiche, purtroppo, se ne sentono in continuazione. Ma quella registrata a Torino sabato scorso è un giallo. Il fatto è avvenuto al bar Norman di Torino, locale storico della città. La storia vede protagonisti una ragazza e un ragazzo, oltre al cassiere del bar. Erano più o meno le 18, quando i due ragazzi decidono di entrare per mangiare una piadina e bere un tè ciascuno, dopo essere stati al Torino Pride. Ma al momento di pagare, nasce una lite: 22 euro. I due ragazzi protestano per la cifra esageratamente alta per quello che avevano ordinato, e iniziano ad alzare la voce, etichettando il cassiere e i dipendenti con l’appellativo “ladri”.
E da questo punto, è giallo. Sara Montironi, la ragazza protagonista, ha affermato che
è stato un attacco omofobo, proprio mentre fuori sfilava il Pride.
Così ha riportato sul post di Facebook in cui ha denunciato il fatto. Secondo la ragazza, infatti, quando il suo amico ha protestato per la cifra sconsiderata, sarebbe stato insultato dal cassiere con i termini “disadattato” e “fr*cio di m*rda“. Entrambi sarebbero poi stati cacciati dal locale. Il ragazzo sarebbe anche stato colpito da dei calci alla schiena, e per questo motivo è stato poi accompagnato al Pronto Soccorso. Non sembrerebbe nulla di strano. Un’aggressione omofoba in piena regola. Invece, i due ragazzi sono eterosessuali.
E’ il cassiere ad essere omosessuale. Che racconta come sono andati i fatti
La versione del cassiere del bar Norman di Torino
Luca, il cassiere del Norman, racconta una versione diversa.
La discussione è nata tra me e il ragazzo e sarebbe difficile pronunciare una frase del genere perché io stesso da omosessuale combatto per questi stessi diritti.
Invalido al 100%, nega di aver offeso il ragazzo con delle frasi o dei termini omofobi, ma di essere lui vittima di insulti, proprio per la sua invalidità. E continua:
Ci difenderemo nelle sedi opportune. È assurdo accusarci di omofobia quando si è trattato di un cliente che ha perso le staffe e ci ha anche minacciato di farci cattiva pubblicità e di farsi ripagare i danni quando, al massimo, se contestava il prezzo avrebbe potuto rivolgersi alle autorità in maniera educata.
Anche lui trasportato al Pronto Soccorso, ha annunciato che sporgerà denuncia nei confronti del ragazzo. In tribunale, quindi, si accerterà se si è trattato veramente di un attacco omofobo.
Sempre a disposizione 🙂 — https://www.facebook.com/groups/1718978141676463/