Le Olimpiadi di Parigi sono ormai arrivate agli sgoccioli, con la cerimonia di chiusura che si terrà domenica 11 agosto, all’interno dello Stade de France.
Giochi Olimpici segnati dalle fake news e dai continui attacchi dell’ultradestra, che ha deciso di politicizzarli per colpire Emmanuel Macron, presidente della Repubblica. Da quasi due settimane si parla dell’ormai celebre Cerimonia di Apertura, a causa di quell’Ultima Cena in drag che Ultima Cena non era, con il direttore artistico Thomas Jolly minacciato di morte. Poi è arrivato il caso delle pugili Lin Yu-ting e Imane Khelif, vergognosamente accusate di essere uomini trans, ad alimentare un odio del tutto ingiustificato e ingiustificabile.
A parlare oggi è Anne Hidalgo, Sindaca di Parigi dal 5 aprile 2014. La prima cittadina della capitale francese ha voluto zittire e stroncare gli estremisti, con parole inequivocabili.
“Fancun* i reazionari, fancul* quest’estrema destra, fancul* tutti coloro che vorrebbero rinchiuderci in una guerra, di tutti contro tutti”.
D’altronde sin dal primissimo giorno, ovvero da quella mastodontica cerimonia di apertura sotto la pioggia, la macchina del fango si è attivata per sporcare quelle che da destra hanno definito “Macronlimpiadi”. Quei pochi secondi con una Dj lesbica e delle drag queen dietro un tavolo sono diventati caso politico internazionale, pur mostrando chiaramente una festa pagana con Dioniso, dio greco del vino, e non l’Ultima Cena di Leonardo DaVinci. Persino il Vaticano si è dovuto esprimere, prendendo le distanze da quanto andato in scena, definito “satanico” dai vescovi di Francia. Reazioni esagerate e ridicole per Hidalgo, intervistata da Le Monde.
“Parigi è la città di tutte le libertà, la città rifugio per le persone LGBTQI+, la città dove le persone vivono insieme”. “C’è sia ammirazione per questa incredibile città, che non molte persone capiscono, sia, allo stesso tempo, orchestrazione di odio per Parigi. Il messaggio dell’estrema destra è stato schiacciato da questi Giochi e dalla cerimonia di apertura. Sta accadendo qualcosa di incredibilmente positivo”.
Grazie soprattutto agli atleti, che hanno vissuto i Giochi senza paura, l’amore, il rispetto e la condivisione sono tornati al centro della scena, tra proposte di nozze, baci, abbracci e quell’Imane Khelif che è diventata simbolo internazionale di resilienza femminile, contro l’odio e la disinformazione creata ad arte per dividere.
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