TORINO – “La morte non è nel poter comunicare ma nel non poter più essere compresi” diceva il grande maestro Pier Paolo Pasolini, di cui oggi ricorre il 29esimo anniversario della morte. Il poeta nato a Bologna il 5 marzo 1922 da un tenente di fanteria e una maestra elementare, scrisse tra le prime opere il noto e trasgressivo passo ‘Teta veleta’ e un quadernetto del 1928 andato perduto durante la guerra dove annotava poesie e disegni sul fratello Guido, di tre anni più grande. La prima attrazione erotica la descrisse poi così: “Dei ragazzi che giocavano nei giardini pubblici di fronte a casa mia più di ogni altra cosa mi colpirono le gambe”.
Ieri è stato assegnato ad Ostia il Premio Internazionale di Poesia Pier Paolo Pasolini vinto da Fabrizia Ramondino con ‘Per un sentiero chiaro’ (Einaudi). Migliore Opera Prima ‘La scimmia randagia’ di Maria Grazia Calandrone (Crocetti editore). Il premio internazionale è andato a un autore, il guatemalteco Humberto Ak’abal che ha pubblicato per l’editore ‘Le lettere’ di Firenze. La giuria era composta da Dacia Maraini, Alessio Brandolini, Martha Canfield, Biancamaria Frabotta e Francesco Agresti. Il premio per la vincitrice e Ak’abal consiste in due assegni di 3000 euro. Un secondo premio di 1000 euro ciascuno è andato all’autrice della migliore opera prima e ai quattro finalisti Ivano Ferrari (‘Macello’ edito da Einaudi), Ariodante Marianni (‘Una strana gioia’), Mary Barbara Tolusso (‘L’inverso ritrovato’) e Alberto Toni (‘Teatralità dell’atto’).
Molte le iniziative per il trentennale della commemorazione: il Togay 2005 dedicherà a Pasolini e a Laura Betti un omaggio che comprende la proiezione di ‘Comizi d’amore’ e il documentario ‘Pier Paolo Pasolini e la ragione di un sogno’ diretto dalla grande amica del poeta.
Gay.it è anche su Whatsapp. Clicca qui per unirti alla community ed essere sempre aggiornato.