Alla vigilia di un tour negli stadi atteso tre anni, Tiziano Ferro troneggia sulla copertina dell’ultimo numero di Grazia, con cui il cantante ha parlato di paternità, della propria famiglia arcobaleno e del Governo Meloni che ha dichiarato guerra a tutte le famiglie omogenitoriali.
Suo marito Victor, ha ribadito Tiziano, è “il momento che ha dato un senso a tutto“, con cui ha costruito una famiglia composta da Margherita e Andres.
In difesa delle famiglie arcobaleno, Ferro ha puntato il dito contro il governo italiano, che da mesi è al lavoro per rendere la GPA, in Italia già illegale, reato universale.
“Sarebbe l’ennesimo decreto contro gli omosessuali. Se il problema fosse davvero la gestazione per altri, la maggior parte delle coppie che ci ricorre sono eterosessuali. Però, una volta tornate in Italia, quelle coppie possono vedere riconosciuti i loro diritti di genitori, perché è difficile che qualcuno chieda ragioni di come è nato quel bambino”. “La verità è che sono i diritti dei bambini a venire menomati, loro che, se in Italia finiscono in ospedale e uno dei due genitori è lontano, non possono contare sulla presenza dell’altro“.
Parole semplici e inattaccabili, quelle di Ferro, che attende ancora oggi che l’Italia riconosca i suoi figli, con entrambi i papà. “Quando sono andato al Consolato italiano per registrarli all’anagrafe, quel modulo da dove il nome di Victor era escluso mi è arrivato come uno schiaffo. Non li ho iscritti“, ha attaccato Tiziano, dal 7 giugno, con la prima tappa di Lignano, protagonista di un tour che lo vedrà abbracciare 11 stadi.
Nella giornata di ieri in Commissione Giustizia c’è stato il contestato via libera al testo che vorrebbe rendere la GPA, in Italia già illegale da quasi 20 anni, reato universale, con l’approdo in aula a Montecitorio atteso per metà giugno. Pride Month.
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