Dopo le lacrime della scorsa settimana, diventate virali e andate persino incontro a critiche e polemiche, Tommaso Zorzi è tornato a parlare di omogenitorialità e di famiglie arcobaleno.
Il giudice di Drag Race Italia, intervistato da Vanity Fair, ha ribadito l’intenzione futura di diventare genitore, in un Paese che rende tutto questo praticamente impossibile per una persona omosessuale.
“Sono giovane, ma so che un giorno vorrò diventare padre. Sapere che in questo Paese non posso, mi getta nello sconforto. Ma anche se non volessi diventare genitore, difenderei lo stesso questo diritto. Ogni volta che uno affronta questo tema si pensa subito alla gestazione per altri, a me per esempio piacerebbe adottare e le argomentazioni che impediscono a una coppia gay o a un single di farlo sono veramente deboli. E anche per quanto riguarda la gestazione per altri, oggi passa un messaggio sbagliato. Come un tempo lo slogan era che “i comunisti mangiano i bambini”, adesso è che “i gay li comprano”. Un messaggio assurdo, sia perché la gestazione per altri, regolamentata e legale in tantissimi altri Paesi, non è assolutamente questo, sia perché oggi a ricorrerne sono soprattutto le coppie eterosessuali“.
Verità il più delle volte oscurata, rimossa, da chi quotidianamente alimenta la disinformazione sulle famiglie omogenitoriali e sulla gestazione per altri, che il governo Meloni vorrebbe rendere addirittura ‘reato universale‘, ipotesi giuridicamente impossibile.
Zorzi, che avrebbe archiviato l’ex Stanzani con un nuovo fidanzato, ha sottolineato come “il diritto a essere genitori dovrebbe essere garantito sia alle coppie, indipendentemente dall’orientamento sessuale, sia ai single. Mi sembra civile che una volta garantita l’idoneità, anche per quanto riguarda l’adozione, chiunque possa diventare genitore. Quando sento dire che un bambino ha bisogno di una mamma e di un papà mi cadono le braccia, anche perché non è vero. Tutti gli studi dicono che i figli delle famiglie arcobaleno non hanno niente di diverso rispetto agli altri. Il mio sfogo voleva essere una richiesta d’amore“.
L’ex vincitore del GF Vip si è augurato che chi si trova nella posizione di dover decidere su temi così delicati “si affidi a studi psicologici e sociologici veri e non che si lasci guidare dal pregiudizio e dall’ignoranza. Mi auguro che non si continui con la creazione di due fazioni opposte e che non comunicano anche perché ci vanno di mezzo i bambini e non dovrebbe mai essere così”. “C’è bisogno di tolleranza, che poi è la lezione più importante che ho ricevuto dai miei genitori“, ha continuato Tommaso. “La tolleranza tiene dentro l’inclusione, il rispetto. Sono cresciuto senza pregiudizi e ogni volta che ho incontrato qualcosa di nuovo l’ho sempre vissuta come se fosse arricchimento e mai preclusione“.
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