La destra nazionale si è ieri riunita per mettere a punto il programma di governo da presentare agli elettori, in vista delle elezioni del 25 settembre prossimo che sondaggi alla mano dovrebbero vedere Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia in trionfo. Il rischio che l’Italia scivoli pesantemente verso l’estremismo sovranista di Polonia e Ungheria è altissimo, con Giorgia Meloni che dalle pagine di Panorama ha anticipato alcuni punti imprescindibili per il suo partito, nel caso in cui dovesse andare al Governo del Paese.
“La sinistra agita questi temi come bandiere ideologiche, raccontando gli italiani che con la Meloni al governo verranno colpiti i diritti e la libertà“, ha messo le mani avanti l’ex ministra berlusconiana, utilizzando lo scudo degli infanti per giusitificare inacettabili limitazioni. “Al contrario, noi daremo voce ai diritti e alle libertà di chi non ha voce, a partire dalle donne e dei bambini. Lavoreremo per attuare la prima parte della legge 194 e sostenere le donne che non vogliono abortire, difendere la libertà educativa delle famiglie da chi vuole imporre le teorie gender nelle scuole, ci batteremo per rendere l’utero in affitto reato universale e velocizzare le adozioni. Sono questioni di buon senso che non faranno male a nessuno“.
“Teorie gender” che la stessa Meloni, mesi fa, non seppe in alcun modo definire, ammettendo di non sapere cosa fossero. Come se fosse normale considerare ‘crimini’ l’educazione all’inclusione e al rispetto. L’impressione è che la destra nazionale possa incredibilmente seguire Viktor Orban, presentando anche in Italia una legge che vieti qualsivoglia discussione su tematiche LGBTQ nelle scuole del Bel Paese. La legge ungherese, fortemente criticata dall’Unione Europea, segue passo passo l’omonima legge russa contro la “propaganda gay”, a sua volta chiara ispiratrice della legge “Don’t Say Gay” della Florida, fortemente difesa da Donald Trump, pronto ad estenderla in tutto il Paese nel caso in cui dovesse tornare alla Casa Bianca.
La destra populista si muove compatta dal Vecchio Continente agli Stati Uniti d’America, cavalcando temi omotransfobici e censori con sempre più preoccupante naturalezza, al cospetto di elettori compiacenti e apparentemente concordi.
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Manco vojo legge ma un vaffanculo solo per il titolo ce sta! Svejate Giorgè sei piantonata da froci....zitta e stacce!