Sanremo 2024 è stato soprattutto delle ragazze.
Non solo la vittoria di Angelina Mango e la sua cumbia della noia, ma anche il pop martellante di Annalisa, la pazza effervescenza di Loredana Berté, l’apnea danzereccia di Emma, fino ad Alessandra Amoroso, Rose Villain, Fiorella Mannoia, Clara, e naturalmente Big Mama.
Sapevamo che la rapper ventitreenne ci avrebbe dato grandi soddisfazioni, e le aspettative non sono state deluse tra outfit pazzeschi di Lorenzo Seghezzi, twerking in faccia al bodyshaming, dediche in diretta alla comunità queer di cui fa parte, e quell’assenza di freni inibitori che vorremmo vedere sempre di più sul palco dell’Ariston. BigMama ha confermato che il ‘festival della musica italiana’ è casa anche di persone queer e non conformi agli standard, ma soprattutto che il pop in Italia può farci sognare con grandi performance al femminile, sfrontate e libere come piacciono a noi.
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L’ha ribadito durante la serata delle cover, esibendosi sulle note dell’iconica Lady Marmalade: brano del 1974, riproposto nel 2001 da Christina Aguilera, Mýa, Pink, e Lil’ Kim, e stavolta da Big Mama insieme a la Niña, Gaia, e Sissi. Accompagnata dall’Orchestra diretta dal maestro Alberto Cipolla – che per l’occasione si è scritto sulla mano “Fuck Patriarcato” – la performance è stata soprattutto un abbraccio collettivo alle soggettività marginalizzate, con un reminder importante a fine esibizione: “Non abbiate paura, fate sentire la vostra voce e quando serve denunciate”.