“Black Panther: Wakanda Forever” è uscito nei cinema di mezzo mondo, con 330 milioni di dollari incassati worldwide in un weekend appena, 180 dei quali solo negli USA. Ma dalla Cina non arriveranno denari per la Disney Marvel. Secondo quanto riportato dall’Hollywood Reporter, l’ennesima censura cinese si è abbatutta anche sul nuovo Black Panther, che nel 2018 solo in Cina incassò ben 105 milioni di dollari.
Le autorità di regolamentazione di Pechino raramente spiegano pubblicamente le loro ragioni dinanzi allo stop nei confronti di un film straniero, ma fonti attendibili hanno precisato come Black Panther 2 non uscirà nelle sale cinesi a causa della brevissima rappresentazione di due personaggi apertamente LGBTQI+, ovvero la guerriera wakandiana Aneka (interpretata da Michaela Coel) e Dora Ayo (Florence Kasumba). Come scritto la scorsa settimana, il loro rapporto di coppia viene esplicitato per 2 secondi appena su 160 minuti, con un bacio sulla testa e un “ciao amore”, ma tanto è bastato per far cadere la scure della censura.
In passato gli studios hollywoodiani tagliavano senza pudore i personaggi queer dai loro film per placare i censori cinesi, facendo cassa senza vergogna alcuna. Prima di essere acquistata dalla Disney, la 20th Century Fox cancellò ogni passaggio legato all’omosessualità di Freddie Mercury da Bohemian Rhapsody, pur di uscire in Cina, mentre la Warner Bros. ha solo pochi mesi fa tagliato quei dialoghi considerati troppo ‘espliciti’ tra i due innamorati Silente e Grindelwald in Animali Fantastici 3.
Ma la Disney ha recentemente assunto una posizione precisa, decidendo di non tagliare i contenuti lgbtqi+ dai propri titoli pur placare la censura nei territori internazionali. Era già successo nel 2017 con il live-action de La bella e la bestia e pochi mesi or sono con Lightyear. Ora la conferma con Black Panther 2, che ovviamente rischia uguale trattamento anche nei Paesi arabi. Poi se finalmente la Marvel si decidesse di rappresentare seriamente la comunità LGBTQ+ all’interno dei propri titoli, andando oltre la minima inclusione di semplice facciata, sarebbe cosa buona e giusta.
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