"Quello che dice l'On. Mulé è corretto, occorre stabilire delle regole. Purtroppo avvengono questi casi perché mancano le regole. Favoriamo le adozioni delle coppie uomo-donna, biologicamente normali. Per adottare oggi servono 3-4 anni." @casascomaurizio #agorarai #21marzo pic.twitter.com/6kjBrBxJv1
— Agorà (@agorarai) March 21, 2023
Ogni giorno un esponente del Governo Meloni o un parlamentare del centrodestra si sveglia e sa che dovrà andare in tv a diffamare le persone LGBTQIA+. Da giorni, oramai, assistiamo ad un vero e proprio attacco alla comunità e alle famiglie omogenitoriali.
Questa mattina su Rai3. all’interno di Agorà, si è dibattuto di diritti civili con Maurizio Casasco, 68enne Deputato della Repubblica Italiana, eletto in Parlamento grazie a Forza Italia. Affrontando il tema delle adozioni, della stepchild adoption e dei figli delle famiglie arcobaleno privi di trascrizione all’anagrafe per volontà dello stesso governo che ha stoppato quei comuni che in tal senso si stavano muovendo, Casasco ha precisato.
“Occorre stabilire delle regole, non c’è una regolamentazione a monte. Io sono anche medico, il fatto delle adozioni, favoriamo le adozioni in Italia nelle coppie uomo-donna, biologicamente normali, tra virgolette”.
Sconcerto in studio. “Che significa biologicamente normali?“, ha domandato la conduttrice Monica Giandotti, mentre Alessandro Zan, deputato Pd, ha definito il tutto “ignobile“, per poi far notare come nessun esponente del centrodestra abbia una famiglia cosiddetta ‘tradizionale’, tra divorzi, figli nati fuori dal matrimonio e chi più ne ha più ne metta.
“La realtà è molto diversa“, ha sottolineato Zan. “La famiglia è il luogo dove soprattutto c’è amore“. ” Il deputato Pd ha fatto l’esempio del caso di Luca Trapanese, padre adottivo di Alba, bimba down rifiutata da decine di coppie “tradizionali”.
Anche Ivan Scalfarotto di Italia Viva, via social, ha aspramente criticato Casasco: “Dire aberrazioni in uno studio televisivo senza essere toccati dal minimo stigma sociale? Solo in Italia”.
Le parole di Casasco si aggiungono ad un’ormai infinita lista di attacchi piovuti dalla destra di Governo nell’ultima settimana. Tutto è iniziato quando il ministero dell’Interno ha chiesto che i sindaci smettano di trascrivere i certificati di nascita di figliə natə da famiglie etero o omogenitoriali con la gestazione per altri o da due madri che ricorrano alla fecondazione assistita all’estero. Poi la commissione del Senato alle politiche europee ha espresso un parere negativo sulla proposta del regolamento europeo di uniformare le procedure di riconoscimento dellə figliə in tutti gli stati dell’Unione. La ministra Roccella ha dato ennesima prova di essere omofoba e provocatrice definendo la GPA “utero in affitto” e “mercato dei bambini”. Rampelli, vicepresidente della Camera di FdI, ha descritto le famiglie arcobaleno come “due persone dello stesso sesso che spacciano per figli bambini avuti fuori dai confini nazionali”. Mollicone, sempre FDI, ha definito la GPA reato peggiore della pedofili.
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