Non riteniamo che essere una persona che si riconosca nella comunità LGBTI+ comporti necessariamente votare sulla base di questa appartenenza. Ma è importante capire quali siano le persone e i partiti giusti da mandare al Parlamento Europeo a decidere delle nostre vite. E sta a te capire quanto sia importante per te vivere pienamente la tua vita, avere diritti pienamente eguali agli altri, affermare la tua persona in tutte le sue sfumature, abbattere i tanti ostacoli discriminatori e oppressivi che ancora oggi ci sono in Italia e nell’Unione Europea. Il tuo voto può cambiare, eccome, le cose. Non c’è nulla di buono per te e per il tuo futuro nel voltarsi dall’altra parte: è l’ora di muoversi. Vai a votare. E prima di votare, guarda dentro di te! Coraggio! ✊✊🏿✊🏼🏳️🌈🏳️⚧️🗳️🇪🇺
L’8-9 Giungo 2024 si vota per il rinnovo del Parlamento Europeo di Strasburgo. Nella sezione Elezioni Europee 2024 Gay.it pubblica notizie, interviste, guide e approfondimenti.
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Per semplificare la lettura dei programmi dei partiti rispetto ai temi di interesse strettamente LGBTI+, abbiamo analizzato tutti i programmi.
In questa pagina riportiamo i passaggi del programma del Movimento 5 Stelle da noi ritenuti di interesse strettamente LGBTI+.
ELEZIONI EUROPEE 2024 – TEMI LGBTI+ – COSA C’È NEL PROGRAMMA DEL MOVIMENTO 5 STELLE
Il Movimento 5 Stelle nel suo programma (qui la versione integrale) presenta il capitolo “Pari diritti per le famiglie arcobaleno“, di seguito il testo:
“L’Unione europea è il faro della difesa dei diritti fondamentali dei cittadini nel mondo e ha fatto della protezione della diversità una delle sue principali battaglie. Al Parlamento europeo abbiamo promosso e sostenuto ogni iniziativa politica volta a far rispettare la Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea. Il divieto di discriminazione è scritto nero su bianco nei Trattati fondativi e molte direttive tutelano i diritti della comunità LGBTQIA+. Secondo il sondaggio European LGBTI Survey 2020 il 43% delle persone LGBTQIA+in Europa si sente discriminato. Dobbiamo fare di più e trasformare in provvedimenti legislativi la strategia per l’uguaglianza delle persone LGBTQIA+ presentata nel novembre 2020 dalla Commissione europea.
Nella Carta dei Principi e dei valori presente nello Statuto del Movimento 5 Stelle c’è scritto che: “le libertà individuali sono un caposaldo di uno Stato laico. E dunque, tra i diritti e le libertà fondamentali, va ricompreso il pieno diritto ad amare e ad essere amati, nel rispetto delle identità sessuali e di genere. Ogni forma di discriminazione va combattuta, valorizzando un approccio culturale basato sul rispetto dell’altro”. La prima strategia dell’Unione sull’uguaglianza delle persone LGBTQIA+ 2020-2025 è stata sicuramente un momento importante ma non sufficiente.
Grazie a numerose petizioni presentate al Parlamento europeo, da noi sempre sostenute, per la prima volta la Commissione europea nel 2022 ha presentato un regolamento che prevede l’armonizzazione delle norme di diritto internazionale privato sulla genitorialità. Questo significa che “la genitorialità stabilita in uno Stato membro dovrebbe essere riconosciuta in tutti gli altri Stati membri, senza alcuna procedura speciale”, incluso il riconoscimento per i “genitori dello stesso sesso”. E quindi che i figli delle famiglie omogenitoriali avranno gli stessi diritti in tutti i Paesi membri.
Inoltre, sulla base della sentenza 14 dicembre 2021 della Corte di Giustizia UE, deve essere fatto rispettare l’articolo 2 della Convenzione internazionale sui diritti del fanciullo che chiede agli Stati di rispettare i diritti dei bambini senza distinzione di sorta e a prescindere da ogni considerazione di razza, di colore, di sesso, di lingua, di religione, di opinione politica o altra del fanciullo o dei suoi genitori o rappresentanti legali.
È urgente che la direttiva sul principio di parità di trattamento fra le persone indipendentemente dalla religione o le convinzioni personali, la disabilità, l’età o l’orientamento sessuale, che è sul tavolo del Consiglio dal 2008 perché bloccata da alcuni Paesi governati da maggioranze di estrema destra, venga approvata quanto prima.
Lo Stato di Diritto
Nel capitolo dedicato allo Stato di Diritto, il Movimento 5 Stelle prende un impegno di forte interesse per la comunità LGBTI+ europea. Ricordiamo che lo Stato di Diritto è condizione imprescindibile per un paese membro dell’Unione Europea. Evidenziamo i passaggi.
- Sostituire il voto all’unanimità con il voto a maggioranza qualificata in seno al Consiglio e attribuire al Parlamento europeo il diritto di iniziativa legislativa come avviene in tutti i Parlamenti nazionali. Al Parlamento europeo (e non al Consiglio europeo) va assegnato il potere di nominare il Presidente della Commissione europea.
- Chiediamo l’istituzione di un referendum abrogativo a livello europeo, in modo che i cittadini di almeno un terzo degli Stati membri possano chiedere di abrogare un atto giuridico. Il referendum sarebbe valido con il raggiungimento del quorum del 25% e il controllo amministrativo sarebbe affidato alla Corte di Giustizia. Con questo tipo di strumento il cittadino europeo, oltre ad avere un ruolo attivo, prenderebbe coscienza di essere un protagonista della democrazia europea e non più un semplice soggetto passivo come invece accade oggi.
- È una priorità la riforma del meccanismo ex articolo 7 sullo Stato di diritto, in particolare quella che concerne l’eliminazione del riferimento all’unanimità.
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