We still need Pride 🏳️🌈
Too many live in fear. Too much discrimination exists.
In Europe you should live as you wish to live, love who you wish to love, be who you wish to be.
I wrote to Serbia’s authorities to transmit the strong message from so many MEPs on @belgradepride 🇪🇺 pic.twitter.com/P3s1rxIzae
— Roberta Metsola (@EP_President) September 14, 2022
Dopo Dunja Mijatović, commissaria per i diritti umani del Consiglio d’Europa, anche Roberta Metsola, presidente del Parlamento europeo da inizio 2022, si è appellata alle istituzioni serbe, affinché l’EuroPride di Belgrado di sabato 17 settembre possa farsi. Cancellato dal Presidente della Repubblica e vietato dalla polizia, l’evento si è tramutato in un braccio di ferro costituzionale con la destra serba.
“Lasciatemi essere chiara. Abbiamo ancora bisogno del Pride”, ha oggi tuonato Metsola, appartenente al centrodestra maltese, tra gli applausi scroscianti dei presenti. “Troppe persone vivono nella paura. Esiste ancora troppa discriminazione. Tutti i nostri cittadini, che siano giovani o anziani, nella nostra Europa devono vivere come desiderano vivere, amare chi desiderano amare, essere chi desiderano essere. Ho scritto alle autorità serbe per trasmettere il messaggio forte di tanti eurodeputati sull’EuroPride di Belgrado”.
145 eurodeputati hanno infatti sottoscritto una lettera firmata LGBTI Intergroup Bureau e inviata a Aleksandar Vučić, presidente della Serbia, e Ana Brnabić, primo ministro serbo, dichiaratamente lesbica. Gli organizzatori dell’EuroPride, da noi intervistati, hanno comunque ribadito l’intenzione di scendere in piazza, sabato pomeriggio, sfidando i divieti della polizia e del Capo dello Stato.
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