Il Consiglio Comunale di Foligno ha ieri approvato una mozione urgente sottoscritta dai partiti di destra, ostile all’approvazione della legge contro la misoginia e l’omo-lesbo-transfobia attualmente in discussione in Parlamento. A denunciarlo Omphalos LGBTI. Durante la discussione, i consiglieri proponenti e il Sindaco Stefano Zuccarini hanno argomentato la propria iniziativa con fake news studiate appositamente per alterare la realtà dei fatti. All’interno del DDL Zan, come più e più volte ribadito, non c’è traccia di alcuna limitazione della libertà d’espressione come invece paventato in aula.
«Riteniamo assolutamente grave l’approvazione di questa mozione – ha commentato Stefano Bucaioni, presidente di Omphalos LGBTI – l’amministrazione del Comune di Foligno, insieme ai partiti di maggioranza di destra illiberale e populista, sta conducendo una battaglia ideologica indegna di un Paese occidentale fondato sui valori del rispetto e della resistenza al fascismo, al fine di riportare la città di Foligno nel medioevo».
I proponenti della mozione e lo stesso Sindaco hanno definito il ddl Zan come una “legge criminale“, annunciando che si batteranno “fino alla rivolta” per impedirne l’approvazione, perché a loro dir enon esisterebbe nessuna emergenza omofobia in Italia. Peccato che proprio in questo 2020 uno studio condotto dall’Universià di Perugia abbia evidenziato come anche in Umbria l’allarme omotransfobia sia allarmante, con il 20% degli adolescenti umbri vittima di vessazioni omo-bi-transfobiche.
«Foligno è una città aperta e inclusiva – conclude Francesco Pietro De Angelis, coordinatore della sezione folignate di Omphalos – non tollereremo in silenzio i tentativi dell’attuale amministrazione di avvelenare il discorso pubblico inondandolo di menzogne ai danni delle donne e delle persone LGBT+. Ci battiamo e continueremo a batterci per garantire la piena dignità di tutti i cittadini indipendentemente dall’identità di genere e dall’orientamento sessuale».
A maggio, per la giornata mondiale contro l’omotransfobia, il sindaco leghista Zuccarini si era già fatto valere, sottolineando come “la famiglia che sosteniamo è quella naturale fondata sul rapporto uomo donna”.
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