Domenica scorsa, per la giornata mondiale contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia, anche il sindaco di Foligno Stefano Zuccarini (Lega Nord) ha voluto esprimere la propria contrarietà alla discriminazione. Ma con un incredibile distinguo.
Via social, infatti, Zuccarini ha sottolineato come la sua amministrazioni condanni “ogni forma di discriminazione ed intolleranza”, promuovendo “la Libertà, la libertà di essere, così come di esprimere ogni personale orientamento sentimentale e sessuale”. Peccato che successivamente abbia voluto fare una precisazione. Questa
Al tempo stesso, ribadisce che la libertà individuale di autodeterminarsi nelle scelte sentimentali e sessuali deve contemperarsi con i diritti della famiglia e dei figli che sono cosa diversa dalle scelte individuali. La famiglia che sosteniamo è quella naturale fondata sul rapporto uomo donna. Non saranno esposte estemporaneamente bandiere ma lavoreremo per garantire a ciascun cittadino diritti e scelte individuali e benessere alle famiglie.
Dura la replica di Omphalos LGBTI, associazione LGBT umbra: “Troviamo inconcepibile che il sindaco abbia scelto proprio questa giornata per ribadire la sua avversione verso le famiglie LGBTI+ presenti a Foligno – ha dichiarato Stefano Bucaioni, presidente di Omphalos – inoltre, il sindaco non si è probabilmente accorto che con quella frase non sta offendendo soltanto le coppie formate da persone dello stesso sesso, con o senza figli, ma tutte le formazioni familiari non costituite da un uomo e una donna, comprese le ragazze madri, i padri single e tutte le formazioni tipiche del nostro tempo».
A Foligno, proprio in questi giorni, è nato un gruppo distaccato di Omphalos, associazione che da 30 anni difende i diritti delle Persone LGBTI+ in Umbria. «Le assurde dichiarazioni del Sindaco ci confermano l’importanza di essere presenti in questo territorio – dichiara in conclusione Francesco Pietro De Angelis, coordinatore del nascente gruppo di Omphalos Foligno – d’ora in avanti saremo un presidio in città e vigileremo affinché le affermazioni del primo cittadino non si convertano in atti ostili alla dignità di chiunque».
In Umbria un recente studio dell’Università di Perugia ha evidenziato come oltre il 20% degli adolescenti umbri sia vittima di vessazioni omo-transfobiche. In questo contesto, ha fatto rumore anche il silenzio della Presidente della Regione Donatella Tesei (Lega Nord), che ha preferito non far seguito alle note contro l’omotransfobia di altri governatori, Istituzioni e politici di tutti gli schieramenti.
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