Portavoce del Movimento 5 Stelle al Senato della Repubblica nonché vicepresidente vicario del gruppo M5S, Alessandra Maiorino è tornata nelle ultime 24 ore a chiedere a gran voce l’approvazione rapida della legge contro l’omotransfobia, la misoginia e l’abilismo. Dopo l’aggressione omofoba di Valle Aurelia, a Roma, Maiorino ha sottolineato come non sia stata altro che “l’ennesima dimostrazione dell’esistenza reale del fenomeno, che qualcuno invece si ostina a negare o a ridurre a “normalità”. Questa è una normalità che uno Stato di diritto non può accettare. Che suoi cittadini e cittadine siano aggrediti, bullizzati e ridotti alla paura di essere sé stessi per via del loro orientamento sessuale o identità di genere è una cosa che uno Stato fondatore dell’Unione Europea, quale è l’Italia, non può permettersi. Per questo come componente della commissione Giustizia al Senato, con il mio gruppo M5S stiamo chiedendo a gran voce la calendarizzazione della legge contro l’omolesbobitransfobia. Ieri la Turchia ha scelto di uscire dalla Convenzione di Istanbul, perché propaganderebbe, tra l’altro, l’omosessualità, vista come disvalore e deviazione. Ecco, l’Italia sia baluardo a questo tipo di derive antiumane: approvi la legge in tempi brevi!“.
Non contenta, Maiorino ha poi smontato pezzo dopo pezzo l’ipocrisia di Giorgia Meloni e della Lega. La senatrice ha rimarcato il “cortocircuito logico per i capigruppo Lega di Camera e Senato Molinari e Romeo: parlano correttamente di “episodio omofobo” riferendosi all’aggressione di Valle Aurelia, ma poi sostengono che “il nostro Codice penale prevede già condanne e sanzioni adeguate per chi compie simili orribili atti”. No, ho cercato di spiegarglielo tante volte! Il nostro codice penale è attrezzato contro “la discriminazione per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi”, ma non contro l’omofobia. Possono leggere gli art. 604 bis e ter, se non mi credono! Ora, dal momento che finalmente anche la Lega, abbandonando le sue posizioni ideologiche e, quelle sì, strumentali, ha finalmente riconosciuto che l’omofobia esiste e colpisce duramente nel nostro Paese, convincano il presidente di commissione Giustizia Ostellari, della Lega, appunto, ad avviarne finalmente l’iter e votino anche loro la legge. L’Italia non può restare al palo sui diritti perché ostaggio di posizioni preconcette e antistoriche. Difendere adeguatamente tutte e tutti i suoi cittadini è un preciso dovere di uno Stato di diritto“.
La senatrice ha poi duramente attaccato Giorgia Meloni, che a suo dire ha la possibilità “di dimostrare di essere davvero scioccata dalle scene dell’aggressione omofoba di Roma, votando a favore della legge contro l’omotransfobia, la misoginia e l’abilismo ferma da novembre in Senato proprio a causa dell’ostruzionismo delle forze di destra. Schierarsi dalla parte del rispetto dei diritti umani non può essere una scelta ideologica, e gli steccati politici su questi temi dovrebbero cadere. Speriamo che Meloni scelga la coerenza e favorisca l’approvazione di una legge che offre tutela alla comunità LGBT proprio da personaggi come il vile aggressore del video. C’è bisogno di concretezza, non di parole vuote che lasciano il tempo che trovano”.
Un’ipocrisia, quella di Giorgia Meloni, che si può riassumere in questi due stati social da lei stessa condivisi.
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Sono contento che la Maiorino abbia dichiarato di voler fare in modo che il gruppo del m5s sostenga l'immediata calendarizzazione del ddl Zan al senato. Spero che a questa dichiarazione di intenti seguano i fatti. Alle parole seguono i fatti quando chi parla è operoso e sincero. Aspetto che, con la calendarizzazione del ddl Zan, la Maiorino mi dia l'opportunità di poterla ritenere persona sincera ed operosa quando parla di lotta contro l'omofobia.