Se Giorgia Meloni ha raschiato il fondo dell’ipocrisia con un’altra solidarietà social ai ragazzi vittime di omotransfobia, dopo l’aggressione ai danni di Jean Pierre Moreno, rifugiato e socio di GayNet preso a calci e pugni in metro a Roma solo e soltanto per aver dato un bacio al compagno, anche la Lega di Matteo Salvini ha preso parola sull’argomento.
Il partito di destra, al Governo con 3 ministri e 9 sottosegretari, si è ufficialmente esposto attraverso le parole di Riccardo Molinari e Massimiliano Romeo, capigruppo di Camera e Senato.
Non si strumentalizzino vili aggressioni come quella di oggi per fini politici. Ogni tipo di violenza e qualsiasi episodio omofobo sono da condannare fermamente e il nostro codice penale prevede già condanne e sanzioni adeguate per chi compie simili orribili atti.
Nulla di nuovo sotto il sole, in sostanza, perché la Lega era fermamente contraria al DDL quando si trovava all’opposizione ed è rimasta fermamente contraria al DDL ora che si trova in maggioranza, al fianco di un Partito Democratico che anche ieri ne ha ribadito l’urgenza assoluta. Chiara la strada perseguita, ancora una volta, legata alla disinformazione dura e pura.
Il DDL Zan andrebbe infatti ad estendere la già esistente legge Mancino anche all’orientamento sessuale e all’identità di genere, colpendo tutte le istigazioni all’odio e alla violenza omotransfobica, introducendo sanzioni e pene per chi istiga a commettere oppure commette direttamente violenza e odio di tipo omotransfobico. Entrando nello specifico l’articolo 2 del provvedimento, già approvato alla Camera, andrebbe a modificare l’articolo 604 ter del codice penale, relativo alle circostanze aggravanti, aggiungendo anche l’identità di genere e la disabilità tra i reati, la cui pena sarebbe aumentata fino alla metà.
E se è vero che già oggi un giudice può applicare le aggravanti per futili motivi ad un’aggressione contro una persona LGBT previste nell’articolo 61 del codice penale, è ancor più vero che non è obbligato a farlo. Può, non deve, che fa tutta la differenza del mondo. Con l’approvazione del DDL Zan, invece, il giudice sarebbe obbligato a tenere conto dell’intenzione discriminatoria che ha ’ispirato’ la violenza verso una persona in quanto omosessuale. Dalla Lega fingono di non sapere, continuando ad alimentare disinformazione a buon mercato.
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Salvini non ti attaccare al pero,se leggi Gay
tv aziona il cervello.
O chi per lui.