Nella copertina in alto una foto di collezione di Marco Rambaldi, sostenuto da Valentino.
New York, Londra, Milano e Parigi: capitali della moda. Qui, gli stilisti di tutto il mondo mettono in mostra le proprie collezioni. Occhi puntati sulle grandi maison e sui loro défilé, ma anche sui giovani designer. E così molti brand del lusso aprono un dialogo con i talenti emergenti, italiani e non. Per molti brand una grande novità, per altri no.
Pioniera del dialogo tra mentore e allievo è stata la designer Rei Kawakubo e il suo marchio Comme des Garçons. Marchio che sostiene economicamente Junya Watanabe e Noir Kei Ninomiya. Era invece il 2006 quando Rick Owens acquistò il 51% delle quote del brand brit Gareth Pugh per aiutarlo finanziariamente, oggi tornato interamente nelle mani del creativo inglese.
“Ogni stilista dovrebbe possedere il proprio nome e sono lieto di poter essere stato di aiuto quando ce n’era bisogno”, aveva commentato Rick Owens al tempo.
Un dialogo quindi silenzioso tra alcuni big della moda e piccoli designer c’è sempre stato, ma oggi tutto questo sembra tornare a favore delle future generazioni. Pionieri furono già anche Dolce & Gabbana. Che nel 2010 ospitarono nel proprio negozio di Via Spiga a Milano le creazioni dei nuovi designer di allora, tra cui Fausto Puglisi e Andrea Incontri. Oggi Domenico Dolce e Stefano Gabbana hanno deciso di dare visibilità alla designer coreana Miss Sohee. Il marchio italiano ha comunicato che supporterà l’iniziativa nella sua intera organizzazione, ospitando la presentazione del brand all’interno dei propri spazi a Milano.
Anche Riccardo Tisci, al timone creativo di Burberry, ha deciso di sostenere i giovani designer e di dare loro visibilità. La comunicazione arriva tramite una storia su Instagram, mezzo molto usato dai brand per diffondere le notizie. E così Tisci lancia il “Friends and Family”: progetto che prevede la collaborazione, per ogni pre-collezione, con amici o giovani talenti. La prima a essere scelta è stata Lea T.
Ma l’attenzione verso i nuovi creativi italiani e internazionali non si arresta. Maison Valentino ha stretto un deal con Camera Nazionale della Moda Italiana per un progetto social a favore dei giovani talenti. Ogni stagione un designer diverso avrà la possibilità di presentare la propria collezione sull’account Instagram di Valentino (@maisonvalentino). A febbraio durante la Milano Fashion Week è previsto il debutto del designer Marco Rambaldi.
Amante dei giovani talenti è sicuramente Alessandro Dell’Acqua, fondatore di N°21. Insieme a Tomorrow Ltd, Dell’Acqua ha dato vita a un progetto di menthorship che ha visto come primo allievo Alfredo Cortese, fondatore del brand AC9, e che è proseguito poi con Nensi Dojaka. Quest’anno, per la primavera-estate 2022, i due sosterranno un nuovo designer: Valerio Leone.
“Lo conosco da diverso tempo, lui non ha regole, sarà difficile cercare di fargli capire che ci sono delle regole ben stabilite da seguire, la sua moda mi piace molto, ha anche idee molto chiare a riguardo. Staremo a vedere”, ha dichiarato Dell’Acqua in un’intervista a Gay.it in merito a Valerio Leone.
Infine abbiamo Gucci e la sua piattaforma polifunzionale digital Vault. Un luogo senza tempo dove le storie prendono forma, un luogo d’incontro, uno sguardo sul futuro. Un concept store online nato dalla visione di Alessandro Michele per dare visibilità e voce ai giovani talenti.
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