La Russia ha vietato il Pride per 100 anni, ma i manifestanti non si fermano
Non c’è da stupirsi che marciare per il Pride in Russia sia estremamente pericoloso, sia a causa del diffuso sentimento anti-LGBTQ+, sia per le parole del premier Putin verso la comunità queer. L’opposizione alla marcia è da sempre un teatro di violenze e arresti ingiustificati.
Anche perché il Gay Pride è tecnicamente illegale almeno per 100 anni. Putin ha fatto che passare una legge ad hoc per evitare di dover dire di no ogni anno. Ma la comunità LGBTQ+ in Russia non si è fermata, continuando a organizzare eventi e campagne di sensibilizzazione sul tema.
E rischiando letteralmente la loro libertà.
Tecnicamente, l’omosessualità non è criminalizzata in Russia, ma le discriminazioni sono evidenti e spesso è difficile capire qual è il limite tra legale e non legale. Per questo, le prigioni Russe sono piene di persone LGBTQ+, specialmente coloro che hanno partecipato a eventi pseudo-Pride.