Dopo aver firmato un editoriale per il Corriere della Sera a sostegno del DDL Zan, Roberto Saviano ha fatto di meglio in diretta tv su Rai3, nel corso di Che Tempo che fa, smontando in 9 minuti tutte le fake news relative alla legge contro l’omotransfobia, misoginia e abilismo.
Punto dopo punto, articolo dopo articolo, l’autore di Gomorra ha fatto luce sui reali contenuti del testo, da mesi in ostaggio della Lega in Senato e vittima di menzogne ad uso e consumo dell’elettorato di destra da parte di certi politici. Saviano ha spiegato perché il DDL non sia liberticida, e perché sia una menzogna sostenere che esistano già leggi a tutela dell’omotransfobia. “Questo provvedimento può essere perfettibile, ma non è più rinviabile“.
“Il Ddl non contiene alcun riferimento alla maternità surrogata, all’adozione o al matrimonio gay, che sono solo obiezioni strumentali con l’effetto di farlo naufragare”, ha precisato Saviano. “Se adesso serve una legge per contrastare le discriminazioni, è proprio perché è mancata una cultura su questi argomenti. Sì, perché il Ddl Zan, in realtà, nasce da un fallimento. Quello della nostra società, che non è stata capace di autoregolarsi per vivere in modo civile e tollerante. Finché ci sarà qualcuno che commetterà o invocherà atti di discriminazione o di violenza nei confronti di omosessuali, transessuali, donne o disabili, significa che avremo bisogno di una legge che punisca queste aggressioni. Finché due uomini o due donne avranno paura a camminare mano nella mano in pubblico, significa che avremo bisogno di una legge che regolamenti ciò che naturalmente non siamo stati capaci di fare”.
Anche Alessandro Zan, via social, ha voluto ringraziare Saviano.
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