La legge sulla “propaganda gay” in Russia manda in galera una ragazza di 27 anni.
Alcuni disegni di una donna nuda, postati su un blog. Questo basta nella Russia di Putin per accusare una persona di “propaganda gay”. Yulia Tsvetkova è una ragazza di 27 anni. È un’attivista che con il suo blog vuole dare voce alle donne e promuovere l’educazione sessuale. Ma il suo impegno non è piaciuto alle autorità russe, che l’hanno arrestata e ora rischia 6 anni di carcere.
Il disegno di una vagina è proibito nel Paese, anche se sotto forma di opera d’arte. Quindi, l’immagine di una donna nuda è un tabù. Punibile con la reclusione. Come riporta Il Messaggero, la ragazza aveva postato anche una foto di una donna stilizzata con le gambe divaricate e lo slogan “Le donne vive hanno i peli del corpo, ed è normale!“. Quest’immagine era considerata troppo osé e acquisita come prova della sua colpevolezza.
L’attivismo di Yulia che fa paura alla Russia di Putin
In passato, Yulia aveva fondato un’associazione dove organizzava degli spettacoli per bambini e dei convegni per parlare di femminismo e comunità LGBT. Il suo intento era quello di andare contro l’odio verso le minoranze, sfatare molti degli stereotipi, infrangere alcuni tabù.
Ma nel suo blog ha parlato di LGBT, di coppie omogenitoriali, è andata contro la visione negativa delle coppie dello stesso sesso. Inaccettabile per il finto perbenismo del Paese omofobo. Con le immagini dell’opera teatrale “I monologhi della Vagina” di Eve Ensler, la Polizia è intervenuta.
Distribuzione di pornografia
L’accusa è distribuzione di pornografia. Perché l’educazione sessuale, in Russia, è ancora classificata come pornografia. Comprese le opere che tentato di andare oltre i valori tradizionali di un paese apertamente omofobo.
© Riproduzione Riservata