x
Home / Culture / La storia di Magnus Hirschfeld e della prima clinica trans nella Germania nazista

La storia di Magnus Hirschfeld e della prima clinica trans nella Germania nazista

L’istituto era il primo punto di riferimento per la nostra comunità perseguitata dal paragrafo 175.

3 min. di lettura
Giornata della memoria: Magnus Hirschfeld e la prima clinica trans

Siamo nella Berlino del 1930, e all’angolo con Beethovenstraße, si erge su quattro piani l’Institut für Sexualwissenschaft, Istituto per la Ricerca Sessuale.

Al suo interno vivono e lavorano persone di ogni genere possibile, affiancate da tutte le cure, terapie ormonali e trattamenti chirurgici che necessitano.

Il luogo è un angolo sicuro e protetto, che accoglie ogni individuo perseguitato dal paragrafo 175sezione del codice penale tedesco, in vigore dal 1871, che criminalizza ogni atto omosessuale (“L’immoralità contronatura, commessa fra persone di sesso maschile o fra uomini ed animali, è punita con l’imprigionamento; inoltre può comportare la privazione dei diritti civili”).

Alle radici di un istituto così rivoluzionario e accogliente, c’è Magnus Hirschfeld.

Trent’anni prima, lavorando nel sistema sanitario militare, Hirschfeld entrò in contatto con più persone disposte a morire pur di rivelare la propria identità alla società. In seguito, scelse di studiare sessuologia, concentrandosi sull’orientamento sessuale e l’identità di genere, con l’obiettivo di legittimare uno spazio anche per chiunque non rientrasse nei binari dello status quo.

 

Giornata della memoria: Magnus Hirschfeld e la prima clinica trans
Magnus Hirschfeld

 

Hirschfeld chiamava chiunque non fosse etero o cisgender – incluso lui e il suo partner – come “intermediari sessuali”, elaborando la teoria di un terzo sesso intermediario tra uomo e donna.

Riteneva che l’amore fosse vario come le persone“.

Tra i tanti nomi, il suo istituto accolse anche Dora Ritcher, considerata la prima donna a sottoporsi alla riassegnazione del sesso.

Nel 1896 pubblicò un piccolo opuscolo intitolato Saffo e Socrate, citando il Simposio di Platone che diventò un punto di riferimento nei suoi studi.

Nel testo, scritto almeno due millenni prima, Socrate dice che originariamente gli esseri umani sono fusi insieme alle loro anime gemelle in uno stato di pluralità: quattro gambe, quattro mani, due bocche, due occhi.
L’unione si spezza il giorno della creazione, lasciando ogni individuo alla ricerca dell’altra metà.
Lo stesso Platone riconosceva che alcuni uomini trovavano la loro metà in altri uomini, donne con altre donne, ma anche individui che con un’anima diversa dal corpo in cui erano nati.

Nel 1897 Hirschfeld fondò il Comitato Scientifico Umanitario, finalizzato alla difesa delle persone omosessuali e l’abrogazione del paragrafo 175.

Secondo il motto “giustizia attraverso la scienza”, il gruppo aveva l’obiettivo di fornire una spiegazione scientifica dell’omosessualità, in modo da normalizzarla nel dibattito pubblico.

Il Comitato raccolse più di 5000 firme per l’abolizione del paragrafo 175 – tra cui nomi come Albert Einstein e Leo Tolstoy – e la petizione venne discussa in Parlamento fino agli anni ’20, quando il movimento nazionalsocialista bloccò ogni possibile riforma.

Hirschfeld – che praticava anche travestitismo, sotto lo pseudonimo di zia Magnesia – scrisse e recitò anche nel primo film a tematica omosessuale nella storia del cinema, “Diverso dagli altri” (Anders als die Andern).

La pellicola era una diretta provocazione al paragrafo 175, dove il personaggio interpretato da Conrad Veidt preferisce dichiarare la propria omosessualità piuttosto che sottostare al ricatto del suo amante, ma la società opprimente e intollerante lo porta al suicidio.

 

Il 10 Maggio del 1933, l’Istituto di Ricerca Sessuale viene attaccato dai membri del partito nazista.

Con il fine di preservare “i principi della razza e del Volk”, i nazisti danno fuoco all’intera biblioteca, distruggendo più di 20, 000 libri (molte delle immagini di repertorio che ritraggono gli “incendi” nazisti raffigurano proprio all’istituto di Hirschfield).

 

Giornata della memoria: Magnus Hirschfeld e la prima clinica trans
Nazisti bruciano e distruggono i volumi della biblioteca dell’Istituto per la Ricerca Sessuale, 1933

L’Istituto sessuale fu il primo tentativo di creare un sistema di riferimento per la nostra comunità e preservarne il patrimonio culturale. Nei secoli successivi, ogni identità “immorale” o “intermediario sessuale” si sarebbe evoluto in nuovi terminologie e parole, componendo la sigla che ci rappresenta e accomuna ancora oggi.

Poterne parlare di nuovo, conferma che il lavoro di Hirschfeld non è diventato cenere.

Ora sta a noi non dimenticarlo.

© Riproduzione Riservata
Entra nel nostro canale Telegram Entra nel nostro canale Google

Resta aggiornato. Seguici su:

Facebook Follow Twitter Follow Instagram Follow

Lascia un commento

Per inviare un commento !