Oggi è il compleanno di una delle artiste LGBT+ che hanno fatto più scalpore negli ultimi anni: Conchita Wurst.
Il 6 Novembre 1988 nasceva a Gmunden, Austria, Thomas ‘Tom’ Neuwirth, che avrebbe poi sviluppato dopo il 2006 il suo alter ego artistico Conchita Wurst, un nome che cela diversi significati.
In primo luogo, Neuwirth ha spiegato che ‘Conchita‘ è un nome che ha scelto perché un suo amico gliel’ha consigliato, dicendo che suonava bene ed era sexy, mentre ‘Wurst‘ deriva dall’espressione tedesca “Das ist mir doch alles Wurst“, che si traduce in “è uguale per me” / “non me ne frega”.
Il significato nascosto dietro il nome ‘Conchita Wurst’
Ma non solo. In un’intervista, l’artista ha spiegato che il nome ha anche un doppio senso sessuale, che gioca appunto sulla figura di “donna barbuta”: la ‘Conchita’, infatti, è un gergo spagnolo per vagina mentre ‘Wurst’ è un gergo tedesco per dire pene.
Il personaggio Conchita Wurst debutta ufficialmente nel 2011, con la bellissima ballad “Unbreakable”, ed ottiene il primo successo in Austria con il suo inno LGBT “That’s What i Am” (arrivato secondo alle selezioni australiane per l’Eurovision 2012), che arriva sino al #12 in patria.
La vittoria all’Eurovision Song Contest 2014
Ma è nel 2014 che la Wurst ottiene la fama mondiale, partecipando e vincendo l’Eurovision Song Contest 2014, grazie alla sua “Rise Like a Phoenix“, che con il suo sound opera-pop avrebbe tranquillamente funzionato come colonna sonora di uno dei film di James Bond.
La sua vittoria alla famosissima manifestazione è stata sicuramente la più chiacchierata degli ultimi anni dell’Eurovision, in quanto il personaggio ’emblematico’ di Conchita Wurst ha diviso il pubblico.
Ma la comunità LGBT+ l’ha amata da subito, così com’è tuttora acclamata nella sua Austria, che la premiò facendo volare il singolo e l’album “Conchita”, uscito a circa un anno dalla sua partecipazione, al #1.
Il terzo album “Truth Over Magnitude” e lo split del suo personaggio
“Rise Like a Phoenix” ottenne ottimi risultati anche nel resto dell’Europa, soprattutto in Svizzera (#2), Belgio (#5), Danimarca (#6) e in UK (#17).
L’album “Conchita” si piazzò discretamente bene anche da noi in Italia, raggiungendo la #30.
Dal 2011 al 2018 Conchita Wurst ha mantenuto le fattezze che tutti ben conosciamo, quelle di drag super chic con la barba, ma dal 2019 le cose sono cambiate.
Subito dopo la conclusione della promozione del suo secondo album “From Vienna With Love” (una reintepretazione orchestrale di classici della musica – anch’esso #1 in Austria), Wurst ha cominciato la promozione del materiale che avrebbe composto “Truth Over Magnitude“, il suo terzo disco.
La sieropositività, un look più maschile ed un sound più elettronico e sperimentale
Nel singolo apripista, la coinvolgente e magnetica “Hit Me“, Conchita appare completamente diverso: via i capelli lunghi, via i vestiti femminili a favore di un look quasi totalmente maschile.
“Hit Me” è un vero e proprio atto di coraggio da parte dell’artista: il brano parla dell’outing della sua sieropositività da parte del suo ex fidanzato, prova del fatto che nel nuovo album i temi sono senz’altro più personali e toccanti.
Conchita ha deciso, infatti, di ‘spezzare’ in due il suo personaggio e di far convinvere assieme “Conchita” e “Wurst”, due identità della stessa persona: una più femminile, “personaggio” e teatrale mentre l’altra più maschile, profonda ed intima.
Ed è proprio Wurst che prende il possesso per il suo terzo progetto discografico, un disco elettronico sperimentale, un totale cambio di direzione musicale rispetto ai primi due dischi.
Ascoltate qui sotto “Truth Over Magnitude“, uscito il 25 ottobre 2019.
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