I giorni tra la fine dell’anno e l’inizio di quello nuovo sono costellati di classifiche, bilanci e top 10. E anche noi non potevamo esimerci da questo inevitabile rituale proponendovi quelle che, secondo noi, sono le dieci notizie del 2010 che vale la pena di ricordare. Nell’elenco non troverete i tanti, tantissimi episodi di omofobia che anche quest’anno hanno caratterizzato la vita della comunità lgbt italiana. E non perché non li riteniamo importanti o perché di omofobia non vogliamo parlare: semplicemente sono talmente tanti (specialmente quelli accaduti durante l’estate) che ci vorrebbe una classifica solo per quei fatti. Diciamo che li consideriamo, tutti insieme, in un posto superiore al primo della nostra classifica.
Al primo posto della top ten troviamo, naturalmente, i coming out eccellenti di questo 2010: Ricky Martin e Tiziano Ferro. I due famosissimi e ammiratissimi cantanti hanno, finalmente c’è da dire, rivelato al mondo la propria omosessualità, il primo a marzo e l’altro a ottobre in occasione dell’uscita della sua autobiografia "Trent’anni e una chiacchierata con papà".
Plauso e complimenti da parte delle associazioni e non solo. A Ferro arrivano anche i complimenti degli imprenditori gay.
Al secondo posto una notizia, come si dice in questi casi, di respiro internazionale. Dopo una lunghissima e difficile battaglia il Congresso statunitense abolisce l’odiatissimo Don’t Ask Don’t Tell, il provvedimento istituito dall’amministrazione Clinton che vietava ai gay e alle lesbiche arruolate nelle forze armate, di fare coming out, pena il licenziamento. Barack Obama aveva promesso l’abolizione del testo durante la campagna elettorale e il ritardo nell’attuazione aveva provocato non poche polemiche.
Al terzo posto una notizia controversa, tutta italiana. La Corte Costituzionale dichiara inammissibili e infondati i ricorsi delle coppie gay a cui erano state rifiutate le publbicazioni delle nozze dai rispettivi comuni di residenza. La sentenza non è quella attesa dalla comunità lgbt italiana che sperava nei giudici per superare lo stallo della politica in tema di coppie gay. Gli avvocati della Rete Lenford, però. leggono positivamente la pronuncia perché non esclude i matrimoni gay ma lascia al parlamento ilc ompito di regolamentare un fenomeno riconosciuto come rilevante.
Quarta si piazza la notizia del primo uomo ufficialmente guarito dall’Aids. Noto come "il paziente di Berlino", Timothy Ray Brown è stato sottoposto ad un trapianto di midollo per curare la leucemia da cui era affetto. Il caso e la fortuna hanno voluto che il donatore fosse portatore di una mutazione genetica molto rara che rende il soggetto stesso resistente al virus dell’HIV. Dopo tre anni dal trapianto Tim è ufficialmente guarito sia dalla leucemia che dall’HIV.
Il 7 settembre muore, dopo una lunga malattia, Marcella Di Folco, storica rappresentante del movimento transessuale italiano, oltre che dell’intera comunità lgbt. Divisa tra attivismo e cinema, la sua vita è stata ed è tutt’ora di esempio per migliaia di trans. E’ stata la prima trans a ricoprire il ruolo di consigliere comunale, a Bologna negli anni ’90. Il Mit la ricorda come "la lìder maxima, compagna, amica, sorella, mamma di tutte/i noi".
A luglio il settimanale Panorama pubblica un’inchiesta shock sui preti gay e la loro doppia vita, tra festini e luoghi di battuage. L’inchiesta, corredata da filmati e condotta dal giornalista Carmelo Abbate, provoca polemiche nelle gerarchie ecclesiastiche e scandalizza l’Italia per bene. Dell’argomenti, i giornali parleranno per settimane.
Continua in tutto il mondo il processo di riconoscimento e legalizzazione delle unioni gay da parte dei parlamenti. Nel 2010 l’Islanda, l’Argentina, il Portogallo e il distretto di Città del Messico rendono legali i matrimoni gay, mentre l’Illinois e l’Irlanda riconosono le unioni civili con diritti simili, se non uguali, alle coppie sposate. La Tasmania, poi, sceglie di rconoscere le unioni gay celebrate all’estero, mentre la Danimarca, che riconosce già le nozze tra persone dello stesso sesso, promulga una legge che consente l’adozione a genitori dello stesso sesso.
Il 26 novembre nasce Penelope, figlia di Gianna Nannini. A 54 anni la cantante decide di mettere al mondo una bambina tra le solite pomlemiche sull’opportunità della scelta. Dalle pagine di Vanity Fair la Nannini, mesi prima del parto, risponde alle chiacchiere e alle critiche con una lettera aperta a sua figlia in cui scrive (tra l’altro): "Tu, il più grande amore della mia vita, arrivi dopo il dolore profondo e lo shock. Ma ci ho creduto pienamente, e ho sentito la forza per riuscirci, e ti ho desiderata così tanto che oggi, mentre ti scrivo, ti ho dentro di me". Penelope nasce alla clinica Mangiagalli di Milano, in piena salute.
Naufrago sull’Isola dei Famosi, dopo non pochi interventi controversi sugli altri ospiti e su altri personaggi dello show biz, Aldo Busi, in diretta televisiva attacca il Papa e l’omofobia del Vaticano. "Se anche il Papa si scaglia … Ormai si sa – dice Busi – l’omofobo è un omosessuale represso". L’uscita gli costa l’espulsione dall’isola e dalla Rai. A niente vale l’intercessione di Simona Ventura che ne chiede il reintegro dopo aver letto una lettera che lo scrittore scrive nel viaggio di ritorno in Italia. Le parole di Busi e le polemiche che ne seguono terranno banco per molti giorni.
In occasione della IV Giornata internazionale contro l’omofobia, il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano riceve al Quirinale una delegazione di rappresentanti delle associazioni gay italiane. All’incontro partecipano Arcigay, Arcilesbica, Certi Diritti, Circolo Mario Mieli, Di’gay project, Mit, Agedo, Famiglie arcobaleno, I-ken, Rete Lenford e Gaylib. Auspicando un adeguamento delle norme per renderle efficaci contro l’omofobia, il presidente dichiara: "Questa non è soltanto la causa delle associazioni degli omosessuali, così come la causa dei diritti delle donne non è solo la causa delle associazioni delle donne. È una causa comune, è una causa generale, è una questione di principio, è una questione di fondamento costituzionale".
Difficile dire cosa ci riserva il 2011, ma l’augurio è che porti diritti, dignità e uguaglianza per tutti. Buon Anno da tutto lo staff di Gay.it!
di Caterina Coppola