72 anni, Giampaolo Crepaldi è l’arcivescovo di Trieste che nel corso della messa di ieri, incredibile ma vero, ha trovato tempo e modo per attaccare la Legge contro l’Omotransfobia e la misoginia che il 27 luglio approderà alla Camera dei Deputati.
Desidero esprimere tutta la mia preoccupazione a riguardo del Disegno di Legge di contrasto all’omofobia e alla transfobia, fortemente criticato dalla CEI in maniera tempestiva e chiara, ma anche da altri tra cui conosciute femministe, perché si tratta di un’iniziativa legislativa che mette a rischio la libertà di espressione. In nome di alcune idee si ritiene di criminalizzare idee diverse. Se si concede la possibilità di censurare giuridicamente e penalmente non delle offese, ma semplicemente delle opinioni e delle verità di ordine antropologico e morale diverse da quelle dei proponenti il Disegno di legge, come per esempio la differenza fra uomo e donna, allora veramente la nostra libertà – quella di tutti, non solo quella dei cattolici – è in pericolo. Si tratta di un disegno pretestuoso che va contrastato con forza.
Peccato che il DDL Zan, come detto 10, 100, 1000 volte, non andrà mai e in alcun modo a censurare e/o punire le ‘opinioni’, se lontane dall’incitamento all’odio e alla violenza. Il reato di propaganda, come chiunque abbia letto il testo base presentato in commissione sa perfettamente, non è contemplato. E allora perché il vescovo Giampaolo Crepaldi continua a cavalcare una tesi abbondantemente smembrata, pezzo dopo pezzo, e pubblicamente cestinata persino dall’Avvenire, quotidiano dei vescovi?
Nel dubbio il senatore Simone Pillon, a dir poco ossessionato dalla comunità LGBT, ha voluto esprimere ‘piena condivisione con le parole di mons. Giampaolo Crepaldi, Vescovo di Trieste: La legge Zan su omofobia è pretestuosa e va contrastata con forza’.
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E lasciamo pure che questo individuo si preoccupi… ” noi” ci preoccupiamo per le nostre vite e per la nostra integrità fisica . Quindi se a lui sale la preoccupazione di non poter vomitare il suo odio , poco male!
ragazzi pillon dobbiamo capire che è un gay represso, non se lo scoperebbe nessuno e poi è la copia sbagliata di enzo micio. mi dispiace per lui guarda
Nonostante la Chiesa Cattolica si trovi all’interno delle democrazie occidentali in cui i diritti civili avanzano sempre più non perde la sua natura di istituzione autoritaria e violenta, anche se sa che la battaglia è ormai persa, continua pervicacemente ad affermare i suoi principi illiberali e libertici per conservare i privilegi acquisiti.