Giuseppe Cruciani
Voce de La Zanzara, Giuseppe Cruciani ha passato l’anno a criticare aspramente il DDL Zan, perché a suo dire inutile e liberticida. Tra una diretta e l’altra ha sparato a zero contro Rachel Levine, sottosegretaria alla salute voluta da Joe Biden, definendola “un uomo con la parrucca“. Cruciani, non contento, ha sottolineato come “Biden ha dato il via libera al fatto che i transessuali possano gareggiare con le donne. Secondo te è possibile che un trans possa gareggiare con le donne? Quello è un uomo. Quello è un uomo! Chiaro che diventa una follia. Una roba impari”.
Da noi criticato, Cruciani ha ribattuto in diretta radio con i suoi soliti toni concilianti ed educati, dedicandoci 150 secondi radio. Con questo tenore, testuale.
C’è un sito specializzato in notizie del mondo gay, Gay.it, che ci etichetta come una trasmissione ‘transfobica’. Questi non capiscono un cazzo. “La nuova sottosegretaria USA è un uomo con la parrucca”. A parte che non l’ho detto io ma Adinolfi, ma anche se l’avessi detto io qual è il problema. Tecnicamente è abbastanza vero se ha il pistolino. Se uno c’ha ancora le palle e il pisello, è un uomo con la parrucca. Adinolfi ha raffigurato la realtà, un uomo con la parrucca, qual è il problema? Non ho capito. È un uomo con la parrucca, ancora c’ha il pisello. Se io dico a Efe Bal che è un uomo con le tette? Non è che si incazza. Si incazzano i politicamente corretti del gaysmo. Cioè questi qua. Forse non hanno capito questi signori che per me Biden può nominare sottosegretari transessuali, froci, gay. Può fare qualsiasi cosa Biden, a me non me ne fotte un cazzo. Non sono come Adinolfi che si pone il problema della lobby gay che è arrivata a comandare nello studio ovale. A me non frega niente, se quella è brava, fa benissimo. Quindi questi qua di Gay.it non capiscono un cazzo. Sono talebani dell’omosessualità.