Billy Porter
Star di Pose, nonché primo attore afroamericano dichiaratamente gay ad aver vinto un Emmy come miglior attore, Billy Porter ha rivelato di essere sieropositivo nel 2021, dalle pagine dell’Hollywood Reporter. Un potentissimo saggio, quello scritto da Porter, a cui è stato diagnosticato l’HIV nel giugno del 2007. Ad aiutarlo Ryan Murphy, produttore di Pose, grazie al quale Billy ha avuto la forza di archiviare la ‘vergogna’ a lungo provata. Per 14 anni.
“Sieropositivo, da dove vengo io, cresciuto nella chiesa pentecostale con una famiglia molto religiosa, è la punizione di Dio“, ha spiegato Porter. “Per molto tempo tutti quelli che avevano bisogno di sapere, lo sapevano, tranne mia madre. Stavo cercando di avere una vita e una carriera, e non ero sicuro di poterlo fare se le persone sbagliate lo avessero scoperto. Sarebbe solo un altro modo per discriminarmi in una professione già discriminatoria. Quindi ho cercato di pensarci il meno possibile. Ho provato a bloccarlo. Ma la quarantena mi ha insegnato molto. Tutti dovevano sedersi e chiudere quella cazzo di bocca“.
Poiché sua madre aveva subito “così tante persecuzioni da parte della sua comunità religiosa” a causa della sua sessualità, Porter si è trattenuto dal parlarle della sua diagnosi di HIV. L’ultimo giorno di riprese di Pose, Porter ha deciso di chiamare sua madre e di dirle la verità. Lei gli ha risposto: “E te lo tieni da 14 anni? Non farlo mai più. Sono tua madre, ti amo qualunque cosa accada“.
Ora che sua madre finalmente sa la verità, Porter si rifiuta di vivere nella paura di come lui o la sua diagnosi verranno percepiti dall’industria dell’intrattenimento. “Non mi interessa quello che qualcuno ha da dire. O sei con me o semplicemente vai via“.