Carcere o pena di morte, i Paesi al mondo in cui essere omosessuali è illegale

Sono ancora oggi decine e decine. Paesi in cui essere persone LGBTQ+ significa rischiare la propria stessa vita.

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Il 17 maggio si celebra la Giornata internazionale contro l’omofobia, la bifobia, la transfobia (IDAHOBIT, acronimo di International Day Against Homophobia, Biphobia, Transphobia), riconosciuta dall’Unione europea e dalle Nazioni Unite dal 2004. Giornata quanto mai attuale, e non solo in Italia dove una legge contro i crimini d’odio non è stata ancora approvata dal Parlamento, bensì in tutto il mondo, perché oltre 70 Paesi ancora oggi criminalizzano l’omosessualità.

Pallottoliere alla mano parliamo di 68 Paesi e 5 giurisdizioni sub-nazionali. Di questi 68 Paesi, 43 condannano anche i rapporti omosessuali tra donne. 6 di questi Paesi puniscono i rapporti consensuali omosessuali con la pena di morte (Arabia Saudita, Iran, Emirati Arabi Uniti, Somalia, Mauritania e Yemen), mentre altri sei la prendono in considerazione come possibile sanzione (Afghanistan, Iraq, Nigeria, Maldive, Qatar e Territori Palestinesi) . A questi 68 Paesi che criminalizzano l’omosessualità con leggi specifiche bisogna aggiungere Afghanistan, Iraq ed Egitto, che la condannano de facto. Su 71 Paesi che criminalizzano l’omosessualità, 31 sono in Africa.

Tra 2019 e 2020 Botswana, Sudan e Bhutan hanno depenalizzato l’omosessualità, mentre stanno attualmente lavorando ad una depenalizzazione Libano, Tunisia, Sri Lanka e Guyana. Richieste di abrogazione del reato sono arrivate anche da Barbados,  Giamaica, Mauritius, Nigeria, Kenya e Singapore. In Europa l’ultimo Paese a cancellare il “crimine dell’omosessualità” è stato Cipro del Nord, nel 2014, diventando così il primo continente al mondo a non avere più alcun Paese provvisto di leggi contro l’omosessualità.

In Italia l’omosessualità maschile e femminile è stata depenalizzata il 1 gennaio del 1890, con l’entrata in vigore del Codice Zanardelli.  Durante il periodo fascista gli omosessuali vennero condannati al confino. Due proposte di legge del 1960 e 1964 intenzionate a rendere illegale l’omosessualità fallirono. Tra gli altri grandi Paesi, la Francia ha depenalizzato l’omosessualità il 1 ottobre 1791, con il nuovo codice penale dopo la rivoluzione francese, mentre in Germania solo nel 1994 la depenalizzazione a livello nazionale è diventata realtà. In Portogallo l’omosessualità è legale dal 23 settembre 1982,  mentre lo è dal 27 luglio 1967 in Inghilterra e Galles, dal 1981 in Scozia e dall’8 dicembre 1982 in Irlanda del Nord. In Spagna dal 26 dicembre 1978, in Russia dal 27 maggio 1993, in Svizzera dal 1942, in Vaticano dal 1929 e negli Stati Uniti a livello nazionale dal 26 giugno 2003.

Paesi che ancora oggi criminalizzano l’omosessualità

In Afghanistan, nonostante nel codice penale del 1976 (ripristinato nel 2004 e sospeso dal 2021) non venga citata l’omosessualità come reato perseguibile penalmente, è illegale l’omosessualità maschile e legale quella femminile. Da quando i talebani sono tornati al potere, è tornata la pena di morte. Gli omosessuali devono essere uccisi schiacciati da un muro alto 3 metri o lapidati.

In Algeria l’omosessualità è illegale dal 1962, con pena da 6 mesi a 3 anni di carcere o multa da 1000 a 10.000 dinari algerini. Nell’Art. 338 della legge algerina si legge che “chiunque sia riconosciuto colpevole di aver commesso un atto omosessuale è punito con la reclusione da due mesi a due anni, e al pagamento di una multa da 500 a 2000 dinari algerini; se uno dei partecipanti ha meno di 18 anni, la pena per la persona adulta più essere elevata fino a tre anni di reclusione e 10 000 dinari di multa“. L’Art 333 inoltre afferma che “quando l’oltraggio alla pubblica decenza è rappresentato da un atto contro natura con un individuo dello stesso sesso, la pena è costituita dalla reclusione da sei mesi a tre anni, oltre al pagamento di una multa da 1000 a 10000 dinari algerini“.

In Antigua e Barbuda è illegale l’omosessualità maschile e legale quella femminile. Si rischiano fino a 15 anni di carcere.

In Arabia Saudita la “sodomia” viene punita dal 1928 dal sistema giudiziario: se il colpevole è un uomo sposato deve subire la lapidazione fino alla morte; se invece si tratta di uno scapolo la pena ammonta a 100 frustate nella pubblica piazza e l’esilio per un anno.

In Bangladesh si rischiano fino a dieci anni di carcere.

A Barbados la pena prevista è il carcere anche a vita.

In Birmania e Brunei si rischiano fino a 10 anni di carcere.

In Burundi e in Ciad fino a 2 anni di carcere, in Camerun e Comore fino a 5 anni di carcere. Nella Dominica fino a 10 anni.

In Egitto l’omosessualità è illegale ‘de facto’, con pene fino a 17 anni.

Negli Emirati Arabi Uniti fino a 15 anni di carcere, ma esiste anche la pena di morte.

In Eritrea fino a 7 anni di carcere, in Etiopia fino a 5 anni di carcere. In Gambia c’è il carcere a vita.

In Ghana l’articolo 105, Capitolo 6 del Codice Criminale del 1960, stabilisce che “Chiunque sia colpevole di una conoscenza carnale innaturale (a) con una persona priva di consenso, è colpevole di un crimine di primo grado, (b) con una persona consenziente, o con un animale, è colpevole di un’infrazione”.

In Giamaica, Grenada, Guinea e Guyana, ultimo stato dell’America Latina ad avere ancora oggi leggi contro l’omosessualità, si rischiano fino a 10 anni di carcere.

In Indonesia le pene variano da regione a regione, in base alla Sharia.

In Iran la pena di morte è contemplata.

In Iraq l’omosessualità è illegale ‘de facto’, con la pena di morte come possibile pena.

Nelle Isole Cook e nelle Isole Salomone si rischiano fino a 14 anni di prigione, così come in Kenya e Kiribati.

In Kuwait si rischiano fino a 10 anni di carcere.

In Libano si rischia fino ad un anno di galera, in Libia fino a 5 anni, in Liberia un’ammenda.

In Malawi fino a 14 anni di carcere, in Malesia fino a 20 anni. Nelle isole Maldive si contempla la pena di morte.

In Marocco si rischiano fino a 3 anni di carcere, a Mauritius fino a 5 anni. In Mauritania si contempla la pena di morte.

In Namibia l’omosessualità maschile è illegale, così come in Nigeria, dove si rischiano fino a 14 anni.

In Oman si rischiano fino a 3 anni di carcere, mentre in Pakistan fino a 10, con pena di morte contemplata in alcune zone del Paese.

A Gaza, Palestina, si rischiano fino a 10 anni di reclusione, anche se de facto è punibile con la pena di morte.

In Papa Nuova Guinea l’omosessualità maschile è illegale e punibile fino a 14 anni di reclusione.

In Qatar, dove si giocheranno i prossimi mondiali di calcio, si rischiano fino a 7 anni di reclusione per l’omosessualità maschile. Se musulmani è prevista la pena di morte.

Nella Repubblica Centrafricana si rischiano da 6 mesi a 2 anni di carcere. A Saint Kitts e Nevis e Saint Vincent e Grenadine fino a 10 anni.

Nelle isole Samoa fino a 7 anni di galera, a Santa Lucia fino a 10 anni.

In Senegal pene da 1 mese a 5 anni di prigione. In Sierra Leone c’è l’ergastolo.

A Singapore pene fino a 2 anni.

In Siria c’è la pena di morte, così come è contemplata in Somalia.

In Sri Lanka fino a 10 anni di galera.

In Sudan c’è l’ergastolo dopo la terza volta che viene commesso il reato. Il 15 luglio 2020 è stata abolita la pena di morte. In Sudan del Sud fino a 10 anni di carcere.

In Swaziland, Tuvalu e Tonga l’omosessualità maschile è illegale.

In Tanzania si rischiano fino a 25 anni di galera. Togo fino a 3 anni di carcere.

In Tunisia e Uzbekistan carcere fino a 3 anni, in Turkmenistan fino a 2 anni. In Uganda c’è l’ergastolo.

Nello Yemen c’è la pena di morte.

Nello Zambia fino a 14 anni di prigione. In Zimbabwe fino ad un anno.

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